RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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01/01/1970 - 01:00
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La fontana della contrada Varma


Circondata da un rassicurante bosco, ecco “Varma”, una contrada con poche case e poca vita. Di queste una mi colpisce: ha graziose trine alle finestre. Sotto al portico si fanno quattro chiacchere: sono arrivati degli ospiti e una bottiglia di vino è stata messa in fresco nella vasca della fontana. Noi in quell’acqua troviamo reffrigerio al nostro camminare, immergiamo le braccia, rinfreschiamo il viso, si riempono bottiglie… e si riprende il cammino. Nelle orecchie rimane il canto della fontana, dura (il canto) da molti, molti anni e chissà se si ricorda di Maria Maddalena: la sua famiglia partì da li, tanto, ma tanto tempo fa. Incontrarono altre fontane, ognuna col suo canto, ma in loro rimase il ricordo del fresco canto della fontana della contrada “Varma”!... (continua)

Ivana Piazza 16/01/2021 - 15:58
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01/01/1970 - 01:00
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01/01/1970 - 01:00
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La lettera


Quando l’atmosfera della casa si colorava di scuro e montagne d’ombra si appropriavano delle pareti, già di per se dai toni qualunque, ad ammazzare ogni istanza di luce, lei stava. Stava, come un vaso immobile ed inutile. Circondata dalla sua stessa mancanza di consapevolezza. Stava, come sta qualcuno che non ha niente, che possiede solo il vuoto. E lei aveva cercato di riempirlo questo vuoto, con ogni immaginabile “accessorio”. Lei stessa definiva il contenuto del suo animo cosi, quasi non le importasse neppure distinguerlo: se era qualcosa che l’avrebbe fatta stare meglio, anche soltanto per poco, magari un giorno, al diavolo tutto! avrebbe pensato, prima di impossessarsene. Casa sua era ormai l’inutile che prendeva forma. In cuor suo sapeva che non avrebbe mai smesso di vivere priva di ogni coordinata, ma forse, nei più reconditi meandri della sua mente, da tempo in balia di un’anarchia impossibile da spodestare, v’era uno spiraglio di lucidità baluginante che le dava forza, facendo... (continua)

Alessandro Pellei 19/06/2018 - 19:21
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La levatrice di Natale


Si incominciavano a scorgere le prime case di Betlemme, quando l’asino con un raglio nervoso puntò le zampe e non volle più muoversi, aveva camminato tanto, era stanco ed affamato, Giuseppe inutilmente lo sollecitò a ripartire, ma l’animale cocciuto solo come un asino sa fare, non ne voleva sapere di riprendere la marcia. Giuseppe allora, fece scendere la sua sposa, la fece sedere su un masso che pareva essere stato messo lì a bella apposta per invitare il viandante a fare una sosta e si mise a strappare alcune erbacce che crescevano stentatamente lungo il ciglio della strada; l’asino le mangiò mostrando di gradire il magro ma provvidenziale pasto e finalmente si decise a ripartire.
Giuseppe aiutò Maria a risalire in groppa all’animale e affrettò il cammino; la notte stava per calare e voleva trovare da alloggiare, visto anche lo stato della sua giovane sposa: era incinta e non sarebbe tardato poi molto che il bambino nascesse. Oltrepassarono un accampamento di pastori, i cani abbaiar... (continua)

Ivana Piazza 05/12/2015 - 14:21
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01/01/1970 - 01:00
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La lucciola d'oro


Faceva un gran caldo nella buia desolata biblioteca della periferia della città. Peraltro si trovava anche nel seminterrato, cosicché il freddo ma umido odore di spifferi di muffa veleggiava attorno agli scantinati, costeggianti le porte della sala della biblioteca. Ove erano riposti gli arretrati, vecchissimi manuali custoditi entro custodie a vetro, ormai anche più che cent'anni ma lucide placcate di un olio di lino che svaniva di un lontano secco odore di alcool fra i lunghi corridoi circolari.Di tanto intanto ne usciva qualche esemplare richiesto ora da quel maestro, ora da quel professore, qualcuno portato o donato dal prete, che non ne sapeva esattamente la ricchezza dei contenuti e la gestione di ogni tipo di testo, accuratamente affidato al bibliotecario, ormai da più di cinquant'anni saliva e scendeva per quella scala circolare laccata di mogano, tra il quarto ed il primo piano degli scaffali. I libri secondo gli argomenti, secondo le tipologie, secondo le metodiche venivano c... (continua)

Luca Di Paolo 24/04/2016 - 08:38
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La mente e il cuore


Un giorno la mente invidiosa disse al cuore.
Non capisco perché gli uomini dicono che della loro vita
sei il motore, sei un organo importante te lo concedo è vero
però non sei così speciale, ora non ti agitare perché ti voglio dire che il tuo motore è difettoso, è fragile.
Il cuore come sempre le chiese dolcemente, dimmi ti prego
perché dici che sono fragile?
La mente perfida rispose, il difetto che ti rende fragile
è che dai troppo amore ogni avvenimento per te è un'emozione
soffri, piangi, pur nel dolore riesci ad amare ed anche a perdonare, una carezza e ti sciogli come neve al sole
questo è il difetto che c'è nel tuo motore.
Io sono la mente, son fredda e razionale, calcolatrice
tu vedi solo il bene mentre io so ragionare cerco sempre cosa mi conviene se stare con il bene o con il male
io sì che son speciale.
Con un battito d'amore così rispose il cuore!
Non hai capito che nella creazione tra noi c'è un equilibrio la giusta compensazione? Tu sei la mente
calcolat... (continua)

giuliana marinetti 16/08/2017 - 14:51
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