Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Una storia di paese(La premonizione) Le poche persone che avevano partecipato al rito funebre cercarono riparo dove potevano, dal cielo sembravano venire giù fiumi d’acqua, tuttavia Rosalia pareva non accorgersene, davanti a quel cumulo di terra c’era la sua sconfitta, aveva perso nuovamente la sua battaglia con la vita.
Donna Lucia le disse: ”Spicciati Rusalia nun cc’è nenti da fari ca…” Ma lei non l’ascoltava, a quel punto Nino la prese sottobraccio e le disse: ”Veni, t’accompagno iu.” Sembrava di pietra, niente e nessuno avrebbe potuto smuoverla, lei era un tutt’uno con la morte, una simbiosi di dolore e fine. La pioggia cadeva giù incessantemente, i suoi pesanti vestiti neri erano inzuppati, i capelli appiccicati alle guance scavate dalla sofferenza, gli occhi asciutti e spenti. Nino non sapeva come fare, quando apparve un uomo claudicante, con un occhio di vetro e dalla lunga barba incolta, s’avvicinò a Rosalia dicendole: ”Dovete irimminiu u cimitero sta pi chiuri.” Lei senza espressione gli rispose: ”Vaiu via ma... (continua) Anna Rossi 27/12/2018 - 15:50 commenti 3 - Numero letture:991
Una storia vera Una storia vera d'umilta'
Il vento fischia imperioso, sovrasta qualsiasi rumore, mentre gli alberi pongono una vana resistenza alla sua furia. Teresa Peluso 02/04/2019 - 08:44 commenti 2 - Numero letture:813
Una strenna speciale Mio figlio nacque, in un caldissimo giorno di fine agosto, al Burlo Garofalo di Trieste. Pesava…ahimè , kg. 1,430 . Al posto del comune pannolino per neonati gli misero un fazzoletto da uomo. In considerazione del peso passò il suo primo mese di vita in una incubatrice. In seguito essendo sopraggiunti dei problemi intestinali subì un paio d’interventi chirurgici. Intanto si avvicinavano le festività natalizie, ed i miei genitori avrebbero voluto che venissimo a trascorrerle a Caserta, ma io mi rifiutai. Anche se il bambino era in ospedale, io non avevo alcun a intenzione di allontanarmi da Trieste. Arrivammo alla mattina del giorno di Natale, io e mio marito ci avviammo in ospedale con la r... (continua)
santa scardino 18/12/2019 - 22:40 commenti 7 - Numero letture:786
Una vita al posto sbagliato Immagine incorporata 1
decisi ma frettolosi,aveva sempre davvero poco tempo! e non c era giorno o sera che non tendessi l'orecchio verso quella finestrella con il sole a "sbarre" nella speranza di udirlo, prima fievole, lontano... (continua) farfalla leggera 28/11/2017 - 15:12 commenti 2 - Numero letture:960
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Un\\\'antica ricetta “Dici che la settimana prossima può andar bene?” diceva mia zia mentre girava il suo caffè con un dolce tintinnìo del cucchiaino che batteva sulla tazzina del servizio ormai scompagnato.
La sua era sempre una visita molto gradita, come d’altronde quella di chiunque accettasse una tazzina di caffè, avendo così la scusa di berne un goccetto anch’io nonostante fossi solo una bambina. Questa era la frase che scambiata tra mia madre e mia zia mi faceva rizzare le orecchie per captare qualcosa di più preciso ed iniziare a sognare e programmare una giornata speciale, sicuramente memorabile: la giornata per fare il pane carasatu! Una vo... (continua) Millina Spina 05/05/2015 - 21:21 commenti 2 - Numero letture:1216
Urla. A: Perché mi ha abbandonato?
Perché sono solo un oggetto per lei? Perché mi ha messo al mondo, se dopo si è dimenticata di me? Perché io dovrei soffrire per colpa sua, avrei preferito non nascere! La odio! Il suono di uno schiaffo rimbomba nell’aria. A: Perché mi hai colpito? B: Sei un idiota! A: Perché? B: Non devi mai più dire di desiderare di non essere mai nato. Se tu non fossi esistito molte persone sarebbero tristi. La tua esistenza è importante. A: Se io morissi non si accorgerebbe nessuno della mia assenza. Io non sono nulla. Un pugno e un tonfo si sentono. B: E io chi sono? STUPIDO! Non pensi che a me mancheresti? A: Io…non… B: Sei così impegnato a guardare al passato e a restare immerso nel tuo dolore che non riesci a sentire il calore che ti circonda. Non vedi le persone che ti amano. Singhiozzi. A: Scusa…scusami…io…io sono un vero idiota. Ti ho fatto soffrire così tanto…scusami. I singhioz... (continua) chiara munaro 17/05/2014 - 13:02 commenti 1 - Numero letture:1085
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Vale la pena vivere. Se il cuore o la mente ... mi correggo... se il luogo nel quale abitano e si sparpagliano i sentimenti, le condizioni cognitive-affettive , le passioni, avesse delle scaglie protettive -esattamente come la cute dei pesci- tutto sarebbe più facile. Certamente la vita sarebbe più algente e priva di scosse emotive, ma -forse- potrebbe essere più semplice convivere con le difficoltà e le preoccupazioni, le quali ti amareggiano anche se non sei il loro bersaglio. Non fa molta differenza, invero, se esse crucciano un tuo caro.
Parimenti ti fanno patire i ricordi , che si annidano nella mente e si posano, appollaiati come un corvo sulla tua fronte, per rammentarti ciò che era e prospettarti ciò che potrebbe essere da oggi in poi. Però, i ricordi, curano e corroborano, nutrono e infondono letizia. Allora è irrefutabile che se le emozioni e gli affetti non esistessero, non ci sarebbe una sola ragione per vivere. Affetto significa "fare qualcosa per" ; è proprio questo sentimento che... (continua) Andrea Paolo Lunardi 18/08/2015 - 00:17 commenti 1 - Numero letture:1004
Vento da sud ovest Alla stazione di Viareggio non si sente il mare. Dall'apertura su Via Mazzini, se il traffico è scarso, può succedere che arrivi una folata di libeccio, una salsedine appiccicosa, a ricordare che là, a un chilometro più o meno, il mare c'è davvero.
La nebbia, rada, si strofina agli oleandri ai margini della stazione, dove i bagni sono chiusi col lucchetto e il piccolo giardino è un gabinetto a cielo aperto. Marco seduto nel suo taxi ha preso servizio da poco. Della Versilia ama le montagne più di quanto apprezzi il mare. È nato e cresciuto in Alto Adige fino a quando, per frequentare la facoltà di ingegneria, si è trasferito a Pisa. In Toscana è rimasto dopo la morte di sua madre, era tutta la sua famiglia. Tre mesi fa ha smesso di fumare, lo aveva promesso a Serena quando hanno deciso di fare un bambino. Lei, lo aveva guardato soffermandosi sulla bocca, aveva seguito il labiale, come fossero parole stampate “Certo che voglio un figlio e voglio pure smettere di fumare, faremo tutto... (continua) Grazia Giuliani 27/05/2019 - 17:28 commenti 9 - Numero letture:1039
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