Lampade
che ci rubano l'immagine.
Specchi
che ci assomigliano.
In strada
vaghiamo tra lampioni e mantelli di velluto nero.
Vedo maschere senza emozione
camminare
sole,cupe
distanti.
Io con un cappotto blu scuro
dello stesso colore del mare a mezzanotte
navigo senza la bussola
tra le pieghe che assomigliano a onde
di un mare in tempesta
che mi inghiottisce
mi affoga.
Si darebbe fuoco da solo pur di non dovermi seguire
passo dopo passo
istante dopo istante
sguardo dopo sguardo.
che ci rubano l'immagine.
Specchi
che ci assomigliano.
In strada
vaghiamo tra lampioni e mantelli di velluto nero.
Vedo maschere senza emozione
camminare
sole,cupe
distanti.
Io con un cappotto blu scuro
dello stesso colore del mare a mezzanotte
navigo senza la bussola
tra le pieghe che assomigliano a onde
di un mare in tempesta
che mi inghiottisce
mi affoga.
Si darebbe fuoco da solo pur di non dovermi seguire
passo dopo passo
istante dopo istante
sguardo dopo sguardo.
Opera scritta il 24/02/2015 - 22:10
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Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Ludovico, molto bella , sentita . Mi piaccioni gli specchi che ci somigliano , un mondo che va al contrario dove anche l'acqua può diventare fuoco. Eccellente.
luciano rosario capaldo 25/02/2015 - 08:33
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TANTO EMERGE DAI TUOI SENTITI VERSI, CON DILIGENTE ACUME FORGIATI... E' IL VAGAR SEGNATO DI MOLTI... LIETA GIORNATA
Rocco Michele LETTINI 25/02/2015 - 08:07
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