ALLA LUNA
Vorrei poterti cantare come prima,
ma la scienza ha rotto l'incanto,
che estasiava il poeta tanto,
da portarlo dall'imo alla cima.
Un dì eri la fiaccola poetica,
eri lo sfondo notturno più amato,
ma la scienza ti ha violentato,
é svanita la tua bellezza ermetica.
Ora,signora,hai perso il prestigio,
tutto é cambiato con questo litigio.
Sì,la scienza ti ha denudato,
senza tesori e sterile trovato.
Che delusione!Sei senza vita,
pallida luna ed argentata.
Nessuno or più t'addita
come maga della favola incantata.
Inesplorata tu restar volevi,
alla violenza creder non solevi;
il poeta ti cantava con passione
e tu, lieta,gli offrivi un'illusione.
O luna,luna,che splendi come stella,
sei tu che abbellisci la favella.
La scienza per l'uomo é grande cosa,
l'uomo dalla scienza trae vita,
se é mista al profumo di una rosa,
se no la stessa gli cagiona la ferita.
O luna, luna,io non cambierò idea,
tu resterai per me la Dulcinea.
Poiché sei colei che pur offesa tace,
io ti prego per gli esseri viventi
d'illuminar la scienza a ricercar la pace
per debellar le guerre tra le genti.
Tutte le ricerche rimarranno vuote,
se non avremo la pace come dote.
ma la scienza ha rotto l'incanto,
che estasiava il poeta tanto,
da portarlo dall'imo alla cima.
Un dì eri la fiaccola poetica,
eri lo sfondo notturno più amato,
ma la scienza ti ha violentato,
é svanita la tua bellezza ermetica.
Ora,signora,hai perso il prestigio,
tutto é cambiato con questo litigio.
Sì,la scienza ti ha denudato,
senza tesori e sterile trovato.
Che delusione!Sei senza vita,
pallida luna ed argentata.
Nessuno or più t'addita
come maga della favola incantata.
Inesplorata tu restar volevi,
alla violenza creder non solevi;
il poeta ti cantava con passione
e tu, lieta,gli offrivi un'illusione.
O luna,luna,che splendi come stella,
sei tu che abbellisci la favella.
La scienza per l'uomo é grande cosa,
l'uomo dalla scienza trae vita,
se é mista al profumo di una rosa,
se no la stessa gli cagiona la ferita.
O luna, luna,io non cambierò idea,
tu resterai per me la Dulcinea.
Poiché sei colei che pur offesa tace,
io ti prego per gli esseri viventi
d'illuminar la scienza a ricercar la pace
per debellar le guerre tra le genti.
Tutte le ricerche rimarranno vuote,
se non avremo la pace come dote.
Gino Ragusa Di Romano
Dal mio libro - ACCENTI D'AMORE E DI SDEGNO -
Pellegrini Editore - Cosenza 2004
Opera scritta il 27/03/2015 - 19:34
Letta n.1729 volte.
Voto: | su 12 votanti |
Commenti
Sono felice di condividere i miei pensieri con voi, poetesse. Grazie.
Gino Ragusa Di Romano 28/03/2015 - 10:24
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Sante parole le tue, versi molto belli, e profondi..eccellente. buona giornata.
Maria Cimino 28/03/2015 - 08:52
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Intensa e colma di significato,molto bella,senza la pace non può esserci serenità e vita,eccellente
genoveffa 2 frau 28/03/2015 - 08:44
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