Allodola
Piccolo, bella,
energica, canterella
allodola chiusa in gabbia,
nascosta dietro l'indifferenza
che al mondo libero a te fa nebbia
e accresce di più la tua sofferenza.
energica, canterella
allodola chiusa in gabbia,
nascosta dietro l'indifferenza
che al mondo libero a te fa nebbia
e accresce di più la tua sofferenza.
Triste, solitaria,
guardi alla finestra il tempo che varia,
senti la luce di Apollo
e il suo raggio si riflette sul tuo collo.
Guardi poi l'amica Luna
che col suo sonno non lascia in te tempesta.
Canta, canta
la tua melodia, incanta
col tuo folle grido di speranza
che esplode, invano, nella stanza,
chiedendo al padron di slegare
le catene per farti volare.
Ma non ne puoi più,
ormai sbatti le ali per volare in su,
il Carceriere apre la porta per portrti il rancio,
la sbobba, il poco, il marcio.
Ecco, scatti,
esci dalla finestra e scappi.
Piccola, bella,
energica, canterella
allodola libera dalla gabbia,
bramo anch'io ciò che ora hai tu, colmo di rabbia,
per mancata libertà,
fuori dalla mia gabbia, fuori di qua.
Opera scritta il 05/05/2015 - 22:31
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Commenti
Pare quasi di vederla quell'allodola ingabbiata, udendo persino il canto suo armonioso che, libertà solamente, desidera, proprio come l'autore. Lirica metaforicamente introspettiva. Piaciuta molto!
Arcangelo Galante 06/05/2015 - 13:21
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