MONITO
mentre io contemplo il creato.
Voi vegliate per scoprire l’ignoto,
io gusto il sole e i tramonti dorati,
la luna, l’alba e l’universo incantato,
che voi, errando, rendete mal noto.
Il vostro libro è sempre più chiuso,
mentre il mio dona pace ed amore.
La scienza ha spesso l’uomo deluso,
nonché la natura e il suo Creatore.
Voi cercate altri esseri altrove
e non amate chi già vive quaggiù.
Voi offendete Chi il mondo muove
e che con senno creò per virtù.
La vostra scoperta produce lesione,
il benessere è falso, è solo illusione;
voi rendete la vita più inquieta
a tutti gli esseri abitanti il pianeta.
La natura sol vuol essere amata,
è dessa che, come madre, ci dona
tutti i frutti dagli squisiti sapori,
i dolci profumi dei balsamici fiori,
il sole o la pioggia col cielo che tuona,
i tenui chiarori d’una notte stellata.
O scienziati, una volta si vive
e per il tempo che Dio ci concede
non spogliate la terra dei beni,
che quest’essere ama tanto e descrive.
La natura è la nostra mercede,
se la stessa non trattiamo d’alieni.
Vivete in pace, o scienziati, la vita,
insegnando a chi vive in conflitto
che dal simile, a cui produsse ferita,
prima o poi sarà anch’egli sconfitto.
La natura punisce sempre gli intrusi,
che, seppur acuti, si comportan da ottusi.
Dal mio libro - SPERANZE E DELUSIONI -
Pellegrini Editore - Cosenza 2007
Le capacità cognitive dell’uomo hanno toccato le più alte galassie, ma le emozioni umane sono rimaste allo stato brado, all’origine, nella giungla.
Voto: | su 16 votanti |
Ciao hai messo a fuoco un bel tema.