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Io ci sarò tutte le volte che lo vorrai.

Walter è un istruttore subacqueo, che svolge gran parte del suo lavoro su una nave da crociera. Un lavoro che gli permette di girare il mondo, di inebriarsi di tutte le meraviglie che il mondo marino dona. Ma nonostante le tante amicizie che ha… e sempre solo… Pensa che la vita si prende gioco di lui … specialmente di notte quando rientra nel suo alloggio… E vede sulla scrivania… la foto che lo ritrae con sua figlia. Chiede a Dio perché, che senso ha la vita se non può abbracciare se pure una volta sua figlia… non riesce a immaginarla… neanche nei sogni riesce ad abbracciarla, la vede… ma non la raggiunge, si chiede se lei e felice? Dall'oblò una luce illumina le lacrime che rigano il suo viso. Nonostante sono passati diversi anni Walter tiene sempre acceso l’amore che nutre per sua figlia Anna. Durante un congresso sulla sicurezza subacquea a Livorno, Walter spiega alcuni punti importanti. I battimani confermano l’approvazione del progetto. Finita la lezione tra una stretta di mano e l’altra saluta alcuni amici e va via. Mentre scendeva le scale Walter fa un incontro inaspettato! Davanti a lui la figlia Anna! Imbarazzata Anna, ma allo stesso tempo arrabbiata dice: beh hai perso la parola?
Walter ancora più imbarazzato di prima non riesce a dire niente, la guarda affascinato come se avesse visto un fantasma.
Mentre Anna continua nella sua durezza! “stai confermando la mia opinione su di te, tu, non sei capace di affrontare un problema, preferisci chiuderti nel tuo guscio vuoto… mi fai pena… pensavo a questo momento come un possibile chiarimento… che stupida che sono… vero!”
Walter: “non so se sono state le mie preghiere, una coincidenza, Il caso, o il destino? Tu, mia figlia Anna… davanti a me… quanto ho aspettato questo momento… hai tutti i motivi del mondo per essere arrabbiata con me ti prego Anna dammi la possibilità di spiegarti ogni cosa”.
Anna: “come puoi pensare di mettere le cose a posto… io, ho la mia vita… non ho più bisogno di te se mi sono fermata a parlare con te… e solo perché ho promesso ai nonni che ti avrei ascoltato, perciò non illuderti, poi… tu sicuramente avrai la tua vita… magari avrai altri figli… vuoi un consiglio? pensa a loro”.
Walter: “niente di tutto questo… da quando io e tua madre ci siamo lasciati nessun’altra donna ha preso il posto di lei… ho provato a rifarmi una famiglia… ma al nascere le interrompevo, perché pensavo a voi… magari un giorno, in un ambiente più famigliare ti racconterò ogni cosa di me. Tra qualche giorno andrò via riprendo il viaggio”.
Anna: “quanto tempo stai via? Non che mi interessa tanto saperlo….
Walter: “abbastanza… anzi ti piacerebbe fare una crociera? Se mi dici di sì potrai vedere chi sono, ti farò entrare nei miei segreti… io ti riservo una suite comunque”.
Anna: “no come faccio a decidere da oggi a domani una crociera… non ci penso neanche”.
Walter: “posso rivederti ancora prima che parto?”
Anna: “no, ho diversi impegni da sistemare, ma possiamo sentirci a telefono!”
“Ok Anna… grazie di avermi dato la possibilità di parlarti… ti posso salutare con un abbraccio?”
Anna: “accontentati di come e andata oggi… non forzare la mano ti ho dato il mio numero… accontentati ciao”.
La nave e pronta per salpare Walter ansioso aspetta che Anna appare tra le file dei passeggeri, prova a chiamarla al telefono ma lei non risponde. Un velo di tristezza spegne la speranza di avere sua figlia insieme a lui. Quando una voce tra la folla lo chiama… è lei Anna più bella che mai. Walter vuole fare il forte trattenendo le lacrime di gioia ma… la felicità è più grande… la stringe a se… sussurrando ad un orecchio… grazie Anna non te ne pentirai.
Anna: “non so se ho fatto bene, ma ho riflettuto tanto… cosa hai voluto dire con ti farò entrare nei miei segreti?”
Walter: “vieni ti mostro la tua suite, quando finisci di sistemare le tue valigie, io ti aspetto nel mio alloggio”.
Poco dopo curiosa di scoprire come vive il padre bussa alla sua porta. Walter non la fa attendere gli mostra la stanza e gli dice che e pronto a rispondere a tutte le domande…
Anna: “a tutte le domande anche quelle più personali?”
Walter: “puoi chiedermi ogni cosa se serve a toglierti dei dubbi”.
Anna: “ok, perché hai lasciato mia madre?”
Walter: “il motivo della separazione è stata la giovane età e la mancanza di amore. I primi tempi era un qualcosa di meraviglioso ti abbiamo concepita con amore… poi piano piano l’amore perdeva la sua forza, tua madre amava il mio corpo non il mio cuore, lei era infatuata non innamorata di me… ho sofferto tanto per lei… per te mi divoravo l’anima… al pensiero di non poterti vedere più. La mia vita si è fermata quando il tribunale mi ha proibito di vederti capisci… io che ho fatto di tutto per tenere insieme la famiglia.
Anna singhiozzando prende la foto che sta sulla scrivania, e abbraccia il padre dicendo da ora in poi non ti lascerò più solo io, ci sarò tutte le volte che lo vorrai.



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Opera scritta il 13/10/2015 - 19:59
Da donato mineccia
Letta n.1223 volte.
Voto:
su 8 votanti


Commenti


Grazie Rocco per la tua visita sempre gradita. Buona giornata.

donato mineccia 17/10/2015 - 12:22

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Adorabile racconto... pregnante di dolcezza. Un superlativo eccezionale.

Rocco Michele LETTINI 14/10/2015 - 08:34

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Grazie Sabry per il tempo che mi dedichi.
Mi piace pensare positivo, in tutti i drammi famigliari è l'orgoglio a rovinare i rapporti. Lieta giornata ciao.

donato mineccia 14/10/2015 - 08:20

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Sei dolce Donato...mi piace l'ambientazione originale, e la sofferenza del padre...penso che il finale non sempre sia così lieto in queste storie dolorose, ma possibile perché
tra genitori e figli separati dal destino resta sempre un filo sottile. un legame più che biologico...comunque sei stato molto sensibile...ciao

Sabry L. 14/10/2015 - 06:17

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