Torture psicologiche
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Ella mi tormentava,
mi assillava.
Torture subìvo,
anche se i lividi non c’erano,
nell’animo io li percepivo.
Con chi potevo sfogarmi?
Con chi potevo lagnarmi?
Chi mi avrebbe creduto?
E sostenuto?
Ho taciuto.
Ho subìto.
E il mio cuore era sempre più
impaurito e ferito.
Di giorno la mia mente,
era sofferente,
di notte, enormemente…
La porta veniva chiusa,
e per uscire dovevo essere abile a trovare una credibile scusa.
I sogni come nell’acido venivano disciolti.
I soldi mi venivano tolti.
Dovevo stare attenta a non essere troppo sincera.
Attenta a come pensavo,
a come mi esprimevo…..
Peggiorare le cose soltanto potevo,
ed era ciò che più temevo.
E così di nuovo, io tacevo.
Anche se in realtà
gridare a più non posso volevo!
La maschera mi mettevo,
nella mia parte come un’abile attrice mi calavo,
a ogni cosa sorridevo,
mentre il mio “io” veniva calpestato,dilaniato,disprezzato.
Un giorno l’ho smarrito,
credevo che ella l’avesse ormai seppellito!
Meno di niente mi diceva che valevo!
Di dirmi questo, stupidamente,
glielo permettevo.
E a volte ci credevo.
Di giorno in giorno,
un cucchiaio di veleno ingoiavo,
e sempre peggio stavo.
Ella troppo mi amava?
Forse per questo mi torturava?
No,non facciamoci un’illusione,
tutto si capisce…
guardandole bene il volto
e la sua espressione
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Buon week-end