perso
Mi sono perso quando canuto mi sono ritrovato,
e sul mio volto spuntavano i segni del tempo passato,
svanito, come un palloncino sfuggito di mano ad un bambino
e sul mio volto spuntavano i segni del tempo passato,
svanito, come un palloncino sfuggito di mano ad un bambino
mi sono perso dentro la solitudine regalatami in una cornice
piena dei miei ricordi, fatti appassire da mani preziose.
Solo dentro una casa con tutte le finestre perennemente spalancate,
dove un vento arido ha nascosto tutte le mie cose.
Niente ritrovo di una vita fatta di albe vissute e tramonti
sudati con passione.
Perso, cercando le verità di giorni nascosti, di giorni rubati,
di ferite fatte con maestria precisione,
smarrito in discorsi mutanti come bugie in perenne fioritura.
Non ritrovo più le mani, la bocca, gli occhi, che tanto ho amato,
tutto è stato dato in pasto a cani rabbiosi,
che delle mie reminiscenze più profonde si sono cibati,
e con le gole arse bevono il tuo odio il tuo rancore,
distillato nell’ alambicco del tuo cuore.
Opera scritta il 07/01/2016 - 18:23
Letta n.1036 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Poesia intima, intensa e dolorosa! Buon fine settimana,
Chiara B. 08/01/2016 - 15:44
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Dolore e profonda poesia, versi molto toccanti. Ciaooo
Fabio Garbellini 08/01/2016 - 07:12
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Benvenuto Giuseppe! Si una bella e profonda poesia, dettata da un cuore sensibile alla trasformazione e al dolore...Complimenti Ciao
margherita pisano 07/01/2016 - 23:16
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Una bella poesia,introspettiva, che si muove sulla nostalgia.. e la percezione di un presente amaro. Versi molto incisivi, e dolorosi nella chiusa. Molto piaciuta. Complimenti Giuseppe Ciao
Francesco Gentile 07/01/2016 - 22:13
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