Non chieder tanto
a questo strano vento
che porta giorno e notte
fumo nero
ma chiedi di fermar
l'inquinamento
che ha ridotto
città e terra in cimitero.
Non si respira più
neppur sui monti
dove una volta
per cure si andava
e alla sera
si facevano i conti
di quanto la montagna
vita regalava.
Oggi si sta in casa
con le porte chiuse
e più volte senza
aria a respirare
e nessuno mai
chiede delle scuse.
Si aspetta la pioggia
o il temporale
per portar via
un po'di aria inquinata
che tra l'indifferenza,
bene o male,
anche il mare morto
sveglia e cura.
a questo strano vento
che porta giorno e notte
fumo nero
ma chiedi di fermar
l'inquinamento
che ha ridotto
città e terra in cimitero.
Non si respira più
neppur sui monti
dove una volta
per cure si andava
e alla sera
si facevano i conti
di quanto la montagna
vita regalava.
Oggi si sta in casa
con le porte chiuse
e più volte senza
aria a respirare
e nessuno mai
chiede delle scuse.
Si aspetta la pioggia
o il temporale
per portar via
un po'di aria inquinata
che tra l'indifferenza,
bene o male,
anche il mare morto
sveglia e cura.
Opera scritta il 17/05/2016 - 13:02
Da Aldo Messina
Letta n.1073 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Poesia apocalittica, condivisibile.
Un tema forte, vero, sul quale si blatera e si continua a sperperare denaro senza mai giungere ad una decisione.
Ciao 5*
Un tema forte, vero, sul quale si blatera e si continua a sperperare denaro senza mai giungere ad una decisione.
Ciao 5*
salvo bonafè 17/05/2016 - 22:04
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