L’Aquila volava nel cielo, sfruttando il vento
Ricordo, di quando bambino vivevo quel tempo
Io con lo sguardo lo seguivo ammirato
Sentivo il suo richiamo nel rosso tramonto
Dall'alto di una collina scoprivo il suo mondo.
Fiumi brillanti, boschi ondeggianti e prati fioriti
Chiari orizzonti, che portavan a mari distanti
Le verdi colline e immense pianure di dorati grani
Che ondeggiavano ballando con teste chine e lunghi baffi
Fan la fila per un chicco di grano stormi di passeri.
Un giorno son partito per un lungo viaggio, per un ideale
Partii ragazzo e mai feci ritorno da uomo
La ferite coprivan il mio corpo, e l’anima dentro era buia
Ricordo i villaggi, ricordo i lamenti, di feriti e di morti
Restan per sempre gli amici nel cuor e nella mente, la morte.
I giorni felici passati da ragazzo tra amici
Ricordo quando il mio fucile colpiva lontano i nemici
Con l'orgoglio di essere un patriota, un italiano
Ma quale racconto porterò hai miei figli, hai miei bimbi?
Cera una volta chi per far pace ha fatto la guerra.
Ora volo su Fiumi, boschi, mari che brillan alla luna
Questo è il ricordo quando fui pronto per l'ultimo sonno
Aspettando una pace, che ogni guerra si porta dietro
Partii per un viaggio da ragazzo e non feci più ritorno
Or sono quell’Aquila che vola nel cielo ogni giorno.
2° PREMIO CORTONA 22/05/2016
Voto: | su 7 votanti |
Bellissima molto toccante e profonda..
Complimenti per il premio ricevuto tutto meritato. ti abbraccio ciao.
Straordinaria e meritabile d'encomi.
Lieta giornata Giancarlo.
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5*