Lieto strale colpirmi così credo
ostile che la pelle è poco velo.
Per quel sospir che par dall'alto cielo
blandir le chiuse mire tosto cedo
al suadente imperio; tra l'erba or siedo
poste d'ogni guerra l' arme, qui anelo
quel tuo dire nel quale mi rivelo
sì vago fin che allo scacco procedo.
Cheto spirto d'armatura sì rotta,
soltanto il respir tuo fitto mi culla
qual piuma tra l' aer, che in aspro terreno
amor franger non rischia, ridotta
l'attesa in piatto ammasso, ché nonnulla
mi desta s' alle tue cure m' areno.
Franco
ostile che la pelle è poco velo.
Per quel sospir che par dall'alto cielo
blandir le chiuse mire tosto cedo
al suadente imperio; tra l'erba or siedo
poste d'ogni guerra l' arme, qui anelo
quel tuo dire nel quale mi rivelo
sì vago fin che allo scacco procedo.
Cheto spirto d'armatura sì rotta,
soltanto il respir tuo fitto mi culla
qual piuma tra l' aer, che in aspro terreno
amor franger non rischia, ridotta
l'attesa in piatto ammasso, ché nonnulla
mi desta s' alle tue cure m' areno.
Franco
Opera scritta il 18/07/2016 - 20:01
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