la storia di una ragazza che chiameremo EMMA. La chiameremo Emma perchè a parer mio è un nome perfetto: EMMA.
4 lettere, un nome deciso, un nome dolce, un nome che non si può storpiare...
Un nome che personalmente, ho sempre amato.
Emma ha 23 anni e vive in una città che odia.
Vive con la famiglia: i suoi genitori, la sorella, un cane e un pesciolino rosso di nome Pippo.
È una ragazza intraprendente, studia, ama quello che fa e ha davvero moltissimi amici. Alcuni veri, molti finti.
Ma a lei va bene cosí.
Ama stare con le persone, ama la condivisione di esperienze ed emozioni.
Odia la solitudine, odia la noia: "La noia uccide l'uomo" è il suo motto, odia lo scorrere del tempo troppo lento delle giornate uggiose.
Emma 6 mesi fa non è stata tanto bene, all'ospedale dopo tanti mesi le hanno detto che qualcosa non andava: sclerosi multipla.
Emma da quel giorno è cambiata, gli amici si sono dimezzati, non ama più come prima condividere emozioni... al contrario incomincia ad apprezzare la solitudine.
Ora non è più la noia a spaventarla, ma l'idea di svegliarsi e NON SENTIRE PIÙ LE GAMBE: questa è la sua più grande paura.
Ha ragione. Non dev'essere facile. Non è più la Emma felice e spensierata che tutti conosciamo.
Ma è paradossale un fatto:
Un giorno, dopo tanti mesi che la tristezza si era mangiata una buona parte della Emma che tutti conosciamo, l'ho sentita di nuovo FELICE parlare di qualcuno.
Qualcuno che l'ha fatta sentire bella sempre e comunque, qualcuno che non si è allontanato da lei per "la stronza" (così la chiama la sua malattia) anzi, non la nominava nemmeno nonostante fosse sempre presente lì al loro fianco.. Qualcuno che facendo l'amore con lei, la faceva godere a tal punto da NON FARLE SENTIRE PIÙ LE GAMBE.
Ora Emma non ha più paura.
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Emma deve farcela non per un pincopallino qualunque
deve trovare in se stessa le motivazioni
il pincopallino potrebbe sparire
Emma deve vivere nella consapevolezza che la "stronza", nn deve vincere
Bravissima 5* e un abbraccio
Ho il dubbio che sia autobiografica e vorrei sbagliarmi.
Ciao Flavia, hai l'età di mio figlio.