Se a volte taccio,
e non trovo le parole,
ed i miei silenzi,
s'aggrappano,
a specchi bagnati;
come una pioggia di sospiri,
scivolo,
su immagini coperte di polvere.
E ogni tanto,
sorrido,
con gli occhi lucidi,
a quei pensieri,
dove risuona la tua voce,
dove ritrovo,
la luce di quegl'occhi,
limpidi.
Il giorno
non riesce a coprire
i sussurri del cuore
e la notte
sospira di nostalgia
delle tue carezze.
Quante ore
a fissare la fiamma
di una candela,
quante emozioni
vanno a finire
sul tuo viso.
Così tesso il tempo,
così scrivo le mie giornate,
dedicate a te che non mi ami più,
ma sei ancora qui,
nella mia mente.
e non trovo le parole,
ed i miei silenzi,
s'aggrappano,
a specchi bagnati;
come una pioggia di sospiri,
scivolo,
su immagini coperte di polvere.
E ogni tanto,
sorrido,
con gli occhi lucidi,
a quei pensieri,
dove risuona la tua voce,
dove ritrovo,
la luce di quegl'occhi,
limpidi.
Il giorno
non riesce a coprire
i sussurri del cuore
e la notte
sospira di nostalgia
delle tue carezze.
Quante ore
a fissare la fiamma
di una candela,
quante emozioni
vanno a finire
sul tuo viso.
Così tesso il tempo,
così scrivo le mie giornate,
dedicate a te che non mi ami più,
ma sei ancora qui,
nella mia mente.
Opera scritta il 02/09/2010 - 14:06
Da Gianny Mirra
Letta n.1367 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
mi piace...
patrizia 04/09/2010 - 12:09
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in effeti quando un amore finisce,ci sono sempre ferite che rimangono aperte,ma il tempo è un grande amico in questo caso...La poesia ci fa percepire le tue emozioni,che hai saputo usare per un buon coinvolgimento nella lettura...Bravo
Adelaide 02/09/2010 - 22:55
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