gli argini
sfioro
gli argini della memoria
paura di soffrire
ancora e poi ancora
griglie di grida mai ascoltate
mani tra le grate
gli argini della memoria
paura di soffrire
ancora e poi ancora
griglie di grida mai ascoltate
mani tra le grate
silenzi
mi volto, non ho occhi per capire
e sigillo le fessure
affinchè non entri il dolore
quello conosciuto
quello celato ai più
rievocazione d’un batter di ciglia
senza ch’io proferisca
castamente, privatamente
quel tocco lieve
che solo l’aria sottile
del mattino sonnolento
il fruscio tra le fronde…
lo ascolto
e ne scrivo i passi
per non dimenticare
mi volto,
non ho occhi per capire
gli argini...
li ho solo sfiorati
Opera scritta il 03/03/2017 - 21:24
Letta n.1244 volte.
Voto: | su 12 votanti |
Commenti
Molto bella. Molto dolce.
Ken Hutchinson 18/03/2017 - 11:15
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Grazie di cuore
laisa azzurra 05/03/2017 - 10:50
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Profondamente vera...gli argini si sfiorano soltanto per paura di soffrire, guardi, vedi e ti allontani e già tremi!
Mi specchio nei tuoi versi e mi riconosco totalmente...ma tu sei bravissima nel poetare l'interno! Bellissima cara Laisa come solo tu sai fare.
Mi specchio nei tuoi versi e mi riconosco totalmente...ma tu sei bravissima nel poetare l'interno! Bellissima cara Laisa come solo tu sai fare.
margherita pisano 05/03/2017 - 08:57
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Poesia introspettiva ed evocativa.La memoria non dimentica e tornare indietro significa soffrire.
Teresa Peluso 04/03/2017 - 20:17
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Una introspezione particolareggiata che descrive molto bene le sofferenze pei ricordi che assillano la mente e la necessità che si ha di arginarli.........Poe molto intenza di elevata caratura.
Francesco Scolaro 04/03/2017 - 19:07
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Profonda e intensa, scritta con la tua solita eleganza....Sei bravissima
Sabry L. 04/03/2017 - 15:33
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Molto profonda nella sua drammatica ricerca di un Io profondo.... descrizione unica e perfetta!
ANNA BAGLIONI 04/03/2017 - 15:24
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Testo molto intenso e riflessivo, ben strutturato e con potenti immagini evocative. Tra le rappresentazioni più suggestive e preganti segnalerei "griglia di grida mai ascoltate"...
Far Arden 04/03/2017 - 12:22
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Immagini e sentimenti molto suggestivi, raffigurazioni dolci e sottili di un animo che nel tormento vorrebbe ritrovare se stesso. Ma a volte superare gli argini significa raggiungere una nuova conquista di consapevolezza.
La tua penna è una tavolozza di rari acquerelli.
La tua penna è una tavolozza di rari acquerelli.
ALFONSO BORDONARO 04/03/2017 - 11:32
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Un diligente decanto che porta a riflettere per quanto di vero lascia carpire.
Lieto fine settimana, Laisa.
*****
Lieto fine settimana, Laisa.
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Rocco Michele LETTINI 04/03/2017 - 11:16
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Tristemente bella, riflessiva e profonda e....soprattutto meravigliosa come tutte le tue poesie! 5* e buona giornata!
Ilaria Romiti 04/03/2017 - 11:05
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una bella poesia be mi ci rivedo rintontito dal sonno vagare senza saper cosa sto facendo,. accorgermi che è freddo dopo che sto tremando 5*
GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 04/03/2017 - 10:32
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