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Barzelletta di Primavera

La Signorina Agnese, frequentatrice assidua della parrocchia, era stata anche organista della stessa e alla veneranda età di ottant'anni aveva smesso di suonarlo. Non era mai stata sposata, apprezzata da tutti per la sua dolcezza e i modi gentili. Erano diversi giorni che non si recava in chiesa e in un pomeriggio di primavera il parroco andò a farle visita per sincerarsi del suo stato di salute e di sapere le motivazioni che l’avevano tenuta lontana dalla chiesa. La vecchietta lo fece accomodare nel suo salotto in stile vittoriano e corse in cucina per preparargli una tazza di tè.
Seduto di fronte al vecchio organo il giovane prelato notò che sopra vi era appoggiata una ciotola di vetro piena d'acqua e incredibilmente sulla superficie galleggiava un preservativo. Il prete rimase sbalordito!
Poi Agnese rientrò in salotto con tè e pasticcini e cominciarono a chiacchierare amorevolmente.
Don Rocco le disse: <eravamo tutti preoccupati in parrocchia e sentivamo la sua mancanza, ecco il motivo della mia visita>! Aggiunse: <porto anche i saluti di tutti i parrocchiani>! Agnese rispose: <grazie per la premura, ma sono appena tornata da Napoli e il mio viaggio è durato cinque giorni>. E cosa è andata a fare a Napoli, chiese Don Rocco con curiosità! La signorina Agnese rispose: <sono stata invitata da mia nipote e ho approfittato di visitare Napoli e di girare per le sue meravigliose vie>. Poi aggiunse: < Vedi Napoli e poi muori e ora posso morire contenta>! Il parroco per un po' cercò di reprimere la sua seconda curiosità riguardo la ciotola piena d'acqua e quello che ci galleggiava dentro, ma ben presto non resistette più e chiese: <signorina Agnese, che cos'è quello>? Indicando la ciotola.
Oh, già,lei rispose: <non è meraviglioso>? Stavo passeggiando per il centro di Napoli, a via Roma e ho trovato una scatolina per terra. Le istruzioni dicevano di metterlo sull'organo, tenerlo bagnato e avrebbe prevenuto le malattie. E sa una cosa? Mi sento rigenerata, non avverto più nessun malanno e nemmeno i piccoli acciacchi di artrite sono più un problema! Don Rocco salutò la vecchietta e celermente si avviò verso la sua parrocchia, ma durante il tragitto non smetteva di ridere alle parole di Agnese, che a stento era riuscito a trattenere il riso in presenza dell’ingenua vecchietta. Aggiunse: < è l’effetto placebo>! Ah ah



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Opera scritta il 21/03/2017 - 17:18
Da Savino Spina
Letta n.2158 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Io la barzelletta non la conoscevo però tu Savino ci hai ricamato sopra una storia favolosa e poi scritta da vero narratore.I miei più sinceri complimenti.

antonio girardi 22/03/2017 - 14:29

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Laisa, mi fa piacere che conoscevi la barzelletta; io non la conoscevo e casualmente mentre navigavo su internet, per attingere notizie e curiosità sulla primavera, mi sono imbattuto sulla suddetta freddura! Così mi ha dato lo spunto al brevissimo racconto spiritoso e di indorarla un pò anche sul piano umoristico.

Savino Spina 21/03/2017 - 20:03

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SAVINO... ahahahah beata ingenuità, penso che la signora non possedeva un computer...certe cose le spiega benissimo ah ah ah Divertente ciao

mirella narducci 21/03/2017 - 19:30

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Storiella molto simpatica scritta molto bene.
In ogni caso l'ho letta tutta per capire come tu l'avresti interpretata.
Molto bene, naturalmente.

ALFONSO BORDONARO 21/03/2017 - 19:20

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la barzelletta è nota
ma tu hai saputo condirla molto bene

laisa azzurra 21/03/2017 - 18:55

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