e dapprima ci siamo annusati.
Ci siamo sfiorati facendo finta di niente,
e poi ci siamo spiati.
Abbiamo incrociato i nostri sguardi
e poi ci siamo parlati.
Ci siamo aspettati.
Ci siamo dati appuntamento e ci siamo ubriacati,
da ubriachi ci siamo toccati
e toccandoci ci siamo macchiati.
Ci siamo contaminati e poi mescolati.
Ci siamo isolati e abbiamo chiuso fuori dalla porta tutto il mondo,
e per un po’ il mondo non ha chiesto di noi.
E allora ci siamo sentiti liberi.
Lì credo che abbiamo cominciato a far invidia a qualcuno.
E questo qualcuno deve aver fatto la spia.
Perciò il mondo ha sfondato la porta che eravamo ancora troppo fragili,
e sbattendola ha alzato un gran vento,
che ci ha fatto barcollare
e alla fine siamo cascati.
Ma eravamo troppo in alto
per non farci male.
Troppo male,
per noi, ancora così fragili.
Allora ci siamo incazzati
non abbiamo potuto reagire
e la rabbia, alla fine
ha diviso scientificamente quelle due forme
che si stavano mescolando
Adesso sto bene
ma vivo come con un corpo estraneo dentro.
Sei Tu.

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