Smarriti nell’etere
del diuturno mondo ormai sconosciuto,
nel silenzio della brezza del vento
cerchiamo le radici dell’essenza dell’essere,
senza trovare ristoro al quesito della vita,
dolce poesia e infernale sarabanda
delle gioie dell’amore e delle amarezze
di non avere mai avuto un semplice grazie
da coloro ai quali abbiamo donato
parte della nostra effimera esistenza.
del diuturno mondo ormai sconosciuto,
nel silenzio della brezza del vento
cerchiamo le radici dell’essenza dell’essere,
senza trovare ristoro al quesito della vita,
dolce poesia e infernale sarabanda
delle gioie dell’amore e delle amarezze
di non avere mai avuto un semplice grazie
da coloro ai quali abbiamo donato
parte della nostra effimera esistenza.
Opera scritta il 24/10/2017 - 21:11
Letta n.1060 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.