Girerò felice e a piedi nudi attorno alla bocca
incandescente di un cratere.
Mi piace aprire le braccia e girare in tondo.
Cantare, sorridere, gridare
senza avere più la paura di soffrire,
nemmeno quella di morire.
incandescente di un cratere.
Mi piace aprire le braccia e girare in tondo.
Cantare, sorridere, gridare
senza avere più la paura di soffrire,
nemmeno quella di morire.
Griderò contento
e canterò ad alta voce,
per cercare lì attorno
magari un po’ di pace
Non temerò l’abisso della sua profondità,
perché so bene
che il mio cuore lì dentro non cadrà.
Mi piace poi invitare tutta la città
per fischiare in allegria,
senza più timore che ci assalga
la tristezza e la malinconia.
Pure gli altri abitanti della terra,
i pesci, gli animali,
le piante e chicchessia
chiamerò a gran raccolta,
perché voglio starere sempre
in loro assoluta compagnia.
Mi addormenterò poi sereno
per l’eternità,
perché finita questa,
mi toccherà rivivere
l’altra ambita,
l’unica, vera, realtà.
(L’immagine allegata al presente brano è un disegno dello stesso autore)
Opera scritta il 08/12/2017 - 08:28
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Commenti
La tua poeisa mette pace e serenità
all'anima e cuore.
all'anima e cuore.
Ciao Vincenzo
Maria Cimino 08/12/2017 - 19:08
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