Comunque divampo'
fatuo falò
notte mi sciolsi
a porto mio ti assursi
latrice inconscia
di smisurata luce
stinta oramai
dal dominante autunno.
Prono mi struggo
sulla lapide
di dolorosi
soliti deliri...
fatuo falò
notte mi sciolsi
a porto mio ti assursi
latrice inconscia
di smisurata luce
stinta oramai
dal dominante autunno.
Prono mi struggo
sulla lapide
di dolorosi
soliti deliri...
E già su dime
ripiega inverno.
Opera scritta il 03/01/2018 - 18:58
Da ocram 61
Letta n.1209 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
ocram 61 05/01/2018 - 12:02
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Bella poesia, suggestiva e ricca di immagini. Giulio Soro
Giulio Soro 04/01/2018 - 12:10
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