Mi cerchi e ti cerco
tra le strade d'Italia
e in un vecchio caffè,
tra lo studio e i pensieri
e una vita che scorre
come il sangue in un corpo,
come il rock'n'roll.
Torni e riparti,
vicina e lontana
dalla vita di un tempo,
sempre più innamorata,
sempre più pensierosa.
Dove corre quel treno?
E dov'è che ti porta?
Che segreti nascondi
nella borsa a tracolla?
Quali voglie ti prendon
nella mente e nel corpo?
Dove sei? Ti raggiungo
o ti attendo ad maiora?
C'è l'Università che prende
e toglie tempo, troppo, forse;
sacrifici d'un futuro
lontano o vicino, non lo so.
Dov'è che vai? Dove ti trovo?
Dammi l'indirizzo, appena posso
ti raggiungo, in quel di Napoli,
ti prendo e ti porto via!
Dove sei, e dove sono?
La notte è buia, e fuori piove
a dismisura, tra le strade
della mia e della tua città.
Mi perdo nell'elegia latina
mentre il mio pensiero corre
e percorre strade ambite o proibite,
sudore, amore, sesso, sangue, vita...
...ROCK!
E la mia Fender suona un vecchio blues,
ed una fioca luce illumina le idee,
le prende nella notte, le fa sue
tra voglie e paure, parole mie e tue.
Dove dormi stanotte?
Sei da sola per caso?
Ti raggiungo mentre in radio
c'è "Wherever you will go".
C'è che il treno nella notte
fugge in mezzo all'hinterland,
visi di stranieri, vite
di realtà estranee a noi.
Dove sei? Sei già nel letto
o di fronte alla finestra?
Stai guardando nella pioggia
ad aspettare me che arrivo?
Ma non ti avvertirò,
non suonerò il citofono,
mi fionderò alla tua porta,
davanti ai tuoi occhi
e sarà quel che sarà...
...Dove sei? E dove sono?
Le coperte ti cantano
tra passione e torpore
una canzone dei Pooh.
Ti avvinghi al mio corpo
e non mi lasci più andare,
per un'ora, due ore...
...resterò quanto vuoi!
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