fra adunate e lezioni
e la marcia forzata
risalendo i bastioni:
il moschetto inastato
pronto per un assalto
nell'ipotetico impatto
col nemico giurato:
e si aspetta l'evento
del fatidico giorno
per fare il giuramento
con i parenti attorno.
Siamo tutti per uno
ed ognuno per tutti:
gridan quasi compatti
assordando i presenti:
personaggi eminenti
e il generale in capo
dalla voce imponente
urla ai giovani fanti
nei secoli! giurate?
indi gridano in coro
quasi tutti d'un fiato
lo giuro! l'ho duro!.
E dopo il giuramento
si avvicina il momento
di andare al reggimento
dove fra qualche giorno
rimpiazzare dovranno
i “nonni” congedanti
che aspettano ansiosi
le “burbette” imbranate
passando il tempo oziosi
boriosi ed arroganti.
Aspettavan sornioni
i “nonnini” svogliati
quei novelli rinforzi:
ed eccole arrivate
le “burbe” maledette
già gridavan beffardi:
devi farmi il bucato
e lucidarmi le ghette
devi rifarmi il letto
e devi soprattutto
non mancar di rispetto
o nel sonno di notte
ti ritrovi bagnato
dal gavettino gelato:
e se sei troppo altero
ti spazzoliamo il culo
con del lucido nero
come il pelo di un mulo.
Ora sentite bene
burbe dei miei stivali
fatemi un bel piacere
e se lo fatte a dovere
non sarete scocciati:
mi dovete baciare
il ditone di un piede:
e' solo tradizione
e' una ruota che gira:
non è sottomissione
e' soltanto un'azione
per diventare anziani:
e se qualcuno si ostina
a far l'eroe della festa
giuro sulla cinquina
che gli spacco la testa. (continua
*
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