Il mio cuore gioiva gradevolmente
nel ricordo del suo sembiante
come dolce figura estatica
nell'immensa sua dolcezza,
L'afoso meriggio di Giugno
rosolava anche le zolle
e, ci divideva un tramonto
malinconico e tedioso
nell'attesa d'un nostro incontro.
nel ricordo del suo sembiante
come dolce figura estatica
nell'immensa sua dolcezza,
L'afoso meriggio di Giugno
rosolava anche le zolle
e, ci divideva un tramonto
malinconico e tedioso
nell'attesa d'un nostro incontro.
Quando era assente la sua presenza,
la passione non era poetica,
nel pensare la sua immagine
che diveniva pura amarezza,
nel contempo avvertivo frantumare
la mia debole speranza,
In questo atteggiamento,
con una miriade di stelle radopse
non avendo sufficiente entusiasmo
mi sembravano normali perline di vetro.
Opera scritta il 12/06/2019 - 16:19
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Commenti
Bei versi...
Graziella Silvestri 13/06/2019 - 10:36
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