Tornare sui luoghi
di una lacera e sbiadita
memoria
cercando il filo interrotto
da riannodare
mentre il viaggio prosegue
su zolle sconosciute
che il nostalgico aratro dell'anima
non dissoda.
di una lacera e sbiadita
memoria
cercando il filo interrotto
da riannodare
mentre il viaggio prosegue
su zolle sconosciute
che il nostalgico aratro dell'anima
non dissoda.
E come pianta
avvinta
nella fluida terra
alla sua radice
come uccello
che anela
al nido lontano
il suo ritorno
non abbandono.
Nel nuovo cielo
ho cercato invano
il palpito originario
o un caldo rifugio
contro stelle cangianti
trasfigurazioni di luna
restando appeso
alla fune dei ricordi
come a un nodo scorsoio.
Annegando fra i giorni
di estranei orizzonti
vago ormai ciondolando
sui sentieri che vanno lenti
verso l'estremo, fiero
rasserenato…persuaso.
Chiuso nel mio corpo malato
in un crepuscolo di vento
indosso una tunica bianca.
© Meganimo
Opera scritta il 14/07/2019 - 13:00
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Commenti
...che dire, l'ho trovata magnifica.
Versi scritti appeso alla luna
Versi scritti appeso alla luna
Mirko (MastroPoeta) 14/07/2019 - 16:16
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