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ODE ALLA LINGUACCIA

Pende la linguaccia
impassibile porta del piacere
vuole il capo mozzato
testa indomata ebbra di digiuno!
Oscuro pretesto
col suo dizionario
salmodia la scepsi
filetta, spara sulle cornacchie
sugli asini col basto
rozzi e villani
sull’opus magnum
convegno di miserie
sul meno pronto a dominare.
Lunga, silente
per la fessura filtra concetti
tiene botta, con istinto politico
tosa la pecora
randella chi canta l’inno dello zoo
‘non cogito, non ergo, niente sum’!
Anche Einstein si avvampa
e avverte: linguaccia
organo en miniature
il cuore della questione batte profondo
in tutte le lingue del mondo.



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Opera scritta il 29/09/2019 - 21:41
Da GiuliaRebecca Parma
Letta n.899 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


... Ad ogni modo i livelli di lettura di ogni singolo verso possono essere molteplici e su alcuni punti di tipo enigmatici però quel che è certo che quando ho avuto modo di leggere la reputo una poesia decisa, che non teme di ammettere e rivendicare la centralità di un io poetico che che espone sulla ragione di un gesto particolare mettendo in risalto una poesia di genere, una poesia intimistica e credo anche confidenziale.
Sei stata atipica oltre che brava.
Alla prox!

Giuseppe Scilipoti 23/12/2019 - 23:25

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Ode alla tua linguaccia e alla tua originalità. Una poesia che non ha precedenti per l'argomento e per il "soggetto" trattato.
Hai una poetica e un poetare pazzesco, un linguaggio con dei lemmi che ho dovuto cercare nel dizionario, dizionario che paradossalmente menzioni nella poesia.
A mio avviso, tra le varie cose, esprimi un qualcosa di anticonformista. La linguaccia, come ben sappiamo è una espressione facciale, qui invece una espressione poetica. (segue commento)

Giuseppe Scilipoti 23/12/2019 - 23:23

--------------------------------------

Il testo intenso, lucido, crudo,
rende una rivalsa verso un modo di sentire e vivere di un falso petmenismo
che riveste di nulla i valori della vita. Un alzare l'indice verso una società bigotta e cattiva, che in metafora, di mani evidenzianti il bene
nasconde lo stiletto dell'inganno.
La linguaccia e anche le parole forti
sono un deterrente all'ipocrisia
al bla bla stucchevole di forme di vita
vuote e senza senso.
Un sentito apprezzamento.

Alpan Alpan 03/10/2019 - 14:31

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Il testo intenso, lucido, crudo,
rende una rivalsa verso un modo di sentire e vivere di un falso petmenismo
che riveste di nulla i valori della vita. Un alzare l'indice verso una società bigotta e cattiva, che in metafora, di mani evidenzianti il bene
nasconde lo stiletto dell'inganno.
La linguaccia e anche le parole forti
sono un deterrente all'ipocrisia
al bla bla stucchevole di forme di vita
vuote e senza senso.
Un sentito apprezzamento.

Alpan Alpan 03/10/2019 - 14:31

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Questa mi era sfuggita, mi ha attirato il titolo che tra l'altro riconduceva a te e alle tue odi...
Divertente, un vero e proprio ciclone di linguacce!

Grazia Giuliani 02/10/2019 - 19:20

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Le tue odi sono mitiche ormai. Brava come sempre!!!

Maria Isabel Mendez 30/09/2019 - 14:56

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GIULIA REBECCA...Il più delle volte la linguaccia è il miglior modo di scacciare le lacrime e fare dello spirito provocando allegria.

mirella narducci 30/09/2019 - 13:43

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