LA MIA PRIMAVERA
Era un di'di Marzo,
ricordo il pesco in fiore,
il profumo di terra bagnata,
il rosa sotto un cielo azzurro.
Un tappeto di farfalle sospeso
che lasciavo alle mie spalle
e i passeri in volo
e il mio velo di pensieri
che profumava di dolce primavera.
Era un di'di Marzo
ancora gentile e fresca era la terra
e profumata.
Erano tanti quei fiori
che un rametto volli cogliere
e dimorarlo in casa.
E sul mio cuore si posò
la primavera.
Quanto manca
ora che voglio rifiorire insieme a loro
lasciar consumare la brace in
cenere
da portare ai piedi del pesco
a rinvigorirne i rami?
E tanto sarà dolce
il canto degli uccelli,
finché sfiorira'...
per donarmi i frutti.
ricordo il pesco in fiore,
il profumo di terra bagnata,
il rosa sotto un cielo azzurro.
Un tappeto di farfalle sospeso
che lasciavo alle mie spalle
e i passeri in volo
e il mio velo di pensieri
che profumava di dolce primavera.
Era un di'di Marzo
ancora gentile e fresca era la terra
e profumata.
Erano tanti quei fiori
che un rametto volli cogliere
e dimorarlo in casa.
E sul mio cuore si posò
la primavera.
Quanto manca
ora che voglio rifiorire insieme a loro
lasciar consumare la brace in
cenere
da portare ai piedi del pesco
a rinvigorirne i rami?
E tanto sarà dolce
il canto degli uccelli,
finché sfiorira'...
per donarmi i frutti.
Opera scritta il 11/01/2020 - 22:16
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Graziella, come un ballo sulle punte la tua primavera incanta, con una punta di struggente malinconia!
Grazia Giuliani 12/01/2020 - 19:05
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Bellissima delicata poetica.
Antonio Girardi 12/01/2020 - 16:12
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Un testo di sconfinata tenerezza, un raccontare lieve, con l'anima un sentire profondo in un testo che incanta. Bravissima
Alpan . 12/01/2020 - 15:13
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Sono bellissimi e dolcissimi i tuoi ricordi..espressi n soavi versi. Complimenti.
santa scardino 12/01/2020 - 14:39
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Ah, il pesco! Caro a Mogol e Battisti e sembra anche a te se vuoi curarlo con cenere e concime...penso. Ma penso anche che tra te e la Natura ci sia un reciproco rispetto. La natura ti vuole bene perché tu la rispetti e la canti spesso come natura creatrice piena di energia come tempo fa pensó Schelling. Ne riparliamo. A presto!
Ernesto D'Onise 12/01/2020 - 14:18
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Bella l'immagine della primavera come qualcosa di meraviglioso che sfiorisce, ma lascia la speranza dei frutti.
Brava !
Brava !
Francesco Pezzulla 12/01/2020 - 09:54
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Ricordo e attesa di una splendida primavera come questa incantevole poesia!
Anna Maria Foglia 12/01/2020 - 09:47
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