Viaggio tra sbalzi, contromosse,
l’andare di questo umore fragile
compresso tra allegria e dolenza,
annodato al trascorrere delle ore.
l’andare di questo umore fragile
compresso tra allegria e dolenza,
annodato al trascorrere delle ore.
Se gioventù fece d’aria il respiro
giocandosi dei giorni ogni carta,
ora al mio camminare il mondo
permetto di consumare le suole.
Ogni risveglio è di magia dono
pur se a pioggia il cielo s’offre,
pur se s’ode il gridare dei molti
che di sofferenza vivono l’apice.
Fragilità, di vecchiezza il vanto,
freno al godere del sole non sarà,
forte vivrò il tempo che mi resta
e di gioventù respirerò la brezza.
Opera scritta il 24/05/2020 - 10:16
Da Renato Fedi
Letta n.746 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie a tutti
Renato Fedi 29/05/2020 - 13:40
--------------------------------------
Un'altalena temporale nel fuori e nel dentro di chi scrive.
Una rilettura in chiave intimistica di quel che si è o si sente di essere.
Il proposito in chiusura rivela la natura dell'Autore.
Una rilettura in chiave intimistica di quel che si è o si sente di essere.
Il proposito in chiusura rivela la natura dell'Autore.
Leo Pardiss 26/05/2020 - 13:52
--------------------------------------
Poesia filosofica. Mi è piaciuta molto.
Complimenti.
Complimenti.
Valeria Germani 25/05/2020 - 07:10
--------------------------------------
C'è musica nei tuoi versi e una filosofia del vivere che apprezzo molto!
Grazia Giuliani 24/05/2020 - 20:03
--------------------------------------
Un lavoro, il tuo, che ha il suo punto di forza in alcune immagini (ve ne sono in ogni quartina) che ho trovato centrate e meritevoli della rappresentazione da te scelta, ma ahimè, il quadro metrico è troppo ondivago e zoppicante per conferire il contributo che sarebbe necessario e decisivo all'effetto generale. Non trovo appropriata la scelta di chiudere ogni quartina col punto fermo; inoltre, se si eccettua la prima, le restanti quartine si compongono in pratica di due duine attaccate l'una all'altra, il che aumenta a dismisura l'effetto di monoritmicità che ho riscontrato perfino declamandola. Nel declamarla, poi, il metro accidentato e la non buona distribuzione degli accenti interni a ogni verso mi ha a più riprese fuori giri: per esempio, il quarto verso della prima quartina rovina l'intero gruppo con la scelta di una sintassi scolastica che sarebbe totalmente da rivedere (gusto mio, sia ben chiaro). Una prova che ha del buono, ma da rivedere. Però complimenti per la fantasia.
Philipp Mainländer 24/05/2020 - 19:59
--------------------------------------
Grazie Barbara
Renato Fedi 24/05/2020 - 19:32
--------------------------------------
Molto ritmica questa poesia e nei versi finali si "respira" la vita! Bella
barbara tascone 24/05/2020 - 15:02
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.