e mille omaggi ti ho indirizzato,
mille poesie ho scritto per te
e nei racconti non c’eri che te!
Come su una fune ad alta quota
abbiamo vissuto la nostra storia.
Impudenti… a volte irrazionali
insieme le mani diventavano ali
e le ferite inferte alla pelle
chissà se ti accorgi che eran le più belle
ma a quella passione che l’anima brucia
ormai non serve raccontare una scusa.
Uno sguardo improvviso,
la tua carezza sul viso
come la mano che scende
mentre un bacio mi accende…
Mille i ricordi mi portano a te
e a quel sentimento più vivo che è:
ti sembrerà strano ma è proprio questo
anche se lo credi solo un pretesto.
Devo andare, non posso restare,
vederne la fine mi farebbe male.
Nella valigia ne escludo il rancore
ma ripiego il lenzuolo che sa del tuo odore
sorrido ancora rammentando quel morso
ma resto serena e senza rimorso.
Ti lascio un idillio dall’atmosfera sognante
Sfatto il giaciglio troppo anelante,
Per quel chiarore di luna sfuggito
come un orizzonte all’infinito.
Mi cercherai tra mille comparse
sfogliando quel libro dalle pagine sparse
Da un surrogato di voce composta
avrai conferma per ogni risposta.
E quel nuovo profumo così sfacciato
ti riporterà nel nostro passato
quando lo slip lasciato a terra
era un’impronta della nostra guerra!
Voto: | su 1 votanti |
Ti ritrovo qui, benvenuta.
Un saluto