n° 22 (R/P)
A questo punto del corso
naturale della vita,
nel caso specifico in simbiosi con la
nostra storia, i tratti ancora a matita
del suo musetto sono impaziente assumano
i contorni decisi che sapevan dare un tempo
piuma e calamaio; l’impazienza
pulita che avevo al castello quando il vento
accarezzava i tuoi capelli, e io
aspettavo il mio turno… sicuro,
come lo ero allora, che le nostre ora tre
vite siano destinate ad un unico futuro.
Nell’esatto frangente in cui ti poso la
mano un po’ tremante sul pancione
per non svegliarlo, e ti carezzo piano…
in questo istante medesimo sono così
curioso di stringerlo tra le braccia, insieme
a te: sarà così meravigliosamente strano.
(2009)
Affido
I tratti ancora a matita del suo
viso avranno i contorni decisi
che sapevano dare
un tempo piuma e calamaio.
Ti è cresciuto nel cuore e non
nella pancia, io l’ho aspettato.
Avrà aghi di pino e pesche ora, niente
più attese con noi o cantucci d’agoraio.
- Nel 2009 nasceva il mio primo figlio Simone.
Due cari amici di mia moglie ci confidarono il desiderio di diventare genitori, ma ci furono problemi. Di recente abbiamo appreso la notizia che, dopo attese e sacrifici, diventeranno presto mamma e papà di una piccola Patrizia. Non so quale sia il nome della bimba, ma sarà certamente come la bambina del racconto “I semi dei desideri” che Maria Luisa ci ha da poco regalato.
(Raccolta Prima- Come un aedo giunto alla sua ultima festa, Mirko D. Mastro)
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Molto belle e significative entrambe le poesie che ti vede coinvolto emotivamente alla nascita di Simone il tuo primo figlio. Ti ringrazio per la citazione al mio racconto "i semi dei desideri". Inoltre non so se hai visto la mia risposta al tuo commento/collaborazione sulla mia poesia "il buio", ti riporto anche qui che non mi è dispiaciuto affatto, anzi sono stata piacevolmente sorpresa e felice di averti ispirato dei bei versi.