Non sono più lo stesso
non sei più la stessa.
Maree di tempo hanno riempito i nostri spazi
e la inesorabile Clessidra, matrigna,
incessante, lenta corrente indifferente,
consuma agonie di giorni ora più pesanti.
non sei più la stessa.
Maree di tempo hanno riempito i nostri spazi
e la inesorabile Clessidra, matrigna,
incessante, lenta corrente indifferente,
consuma agonie di giorni ora più pesanti.
Solo rari improvvisi squarci di sole
mi sorprendono a pensare, a sperare,
che esiste un cielo diverso da questo,
che un tempo non eravamo ciò che siamo.
Ti prego, tendimi la mano...
Opera scritta il 14/05/2021 - 12:22
Letta n.629 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
La paura di perdere la persona che si ama dovuto al naturale cambiamento nel tempo.
Non credo che si debba pregare l'altro di tendere la mano, è invece necessario, per stare al passo, cambiare entrambi insieme alle cose che mutano; nulla è statico al mondo, neppure l'amore "secondo me".
Non credo che si debba pregare l'altro di tendere la mano, è invece necessario, per stare al passo, cambiare entrambi insieme alle cose che mutano; nulla è statico al mondo, neppure l'amore "secondo me".
Maria Luisa Bandiera 14/05/2021 - 14:17
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.