Scrivo per non perdermi di vista
in questo Atlantico
che schiuma silenzi.
Alla deriva vanno facili parole,
effimere carcasse di voce
come rimedio
alla cruda ragione degli occhi.
Inneggia alla disperazione
la cadenza della sera
mentre le vele squarcia
un grumo di vento impietoso.
Lascio alle onde la confidenza del ritorno,
alle isole l' indolenza dell’approdo.
Seguo le rotte della memoria
seguo una scia che sconfina negli abissi.
Vivere senza poesia
e' come navigare
senza timone.
in questo Atlantico
che schiuma silenzi.
Alla deriva vanno facili parole,
effimere carcasse di voce
come rimedio
alla cruda ragione degli occhi.
Inneggia alla disperazione
la cadenza della sera
mentre le vele squarcia
un grumo di vento impietoso.
Lascio alle onde la confidenza del ritorno,
alle isole l' indolenza dell’approdo.
Seguo le rotte della memoria
seguo una scia che sconfina negli abissi.
Vivere senza poesia
e' come navigare
senza timone.
Opera scritta il 25/06/2021 - 07:55
Letta n.651 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
meravigliosa complimenti
Mary L 26/06/2021 - 12:15
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Magnifica! E' vero le parole " facili " quelle che restano in superficie, vanno sempre alla deriva. A volte perdersi negli abissi vuol dire ritrovare se stessi
patrizio piccolomini 25/06/2021 - 13:36
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Io condivido il pensiero dell’autore, soprattutto la chiusa. Vi aggiungerei anche la prosa che a suo modo è arte. Opinione mia, peró.
Saluti
Saluti
Ralph Barbati 25/06/2021 - 09:42
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Ho apprezzato la bella chiusa che condivido: "vivere senza poesia/è come navigare/senza timone."
Maria Luisa Bandiera 25/06/2021 - 08:06
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