NEL SOGNO...
Nel sogno avevo un leggero dolore alle tempie, quello che provo di fronte a desideri non esauditi; si può immaginare quanto ne soffra il mio orgoglio.
Jung mi era accanto, parlava di qualunque intimità con la necessaria limitazione, mi ha guardato fino a quando non ce l'ho fatta più. Si è toccato lo zigomo destro ed è uscita una melodia: per lui possedevo qualcosa di troppo delicato, la voce, i modi, le parole, non i pensieri che sprigionavano cose di cui nessuno sa niente, e una personalità tra le più significative sul piano psicosessuale.
Ho sospirato.
Jung ha aggiunto che il mio atteggiamento, nei confronti delle associazioni, evidenziava una storia di onnipotenza e nulla è più potente di una passione. Un'osservazione errata, ho ribattuto, perchè presenta la teoria della libido in forma irrisolta; irritato, si è permesso di assumere la parte del pontefice della psicoanalisi. Abbiamo iniziato a litigare. Gli ho dato del cane ammaestrato balbettante idee altrui. Non era uno spettacolo piacevole farsi ammirare in quello stato di smodata agitazione.
Mi sono alzata, dal sogno sono passata alla realtà.
Nella riflessione cosciente, la mia calma interna. Ho richiamato alla mente alcuni versi pronunciati da Carl: non sono le tue labbra che nella notte sento sulle mie, ma quelle occulte che bacio fino a morire.
Jung mi era accanto, parlava di qualunque intimità con la necessaria limitazione, mi ha guardato fino a quando non ce l'ho fatta più. Si è toccato lo zigomo destro ed è uscita una melodia: per lui possedevo qualcosa di troppo delicato, la voce, i modi, le parole, non i pensieri che sprigionavano cose di cui nessuno sa niente, e una personalità tra le più significative sul piano psicosessuale.
Ho sospirato.
Jung ha aggiunto che il mio atteggiamento, nei confronti delle associazioni, evidenziava una storia di onnipotenza e nulla è più potente di una passione. Un'osservazione errata, ho ribattuto, perchè presenta la teoria della libido in forma irrisolta; irritato, si è permesso di assumere la parte del pontefice della psicoanalisi. Abbiamo iniziato a litigare. Gli ho dato del cane ammaestrato balbettante idee altrui. Non era uno spettacolo piacevole farsi ammirare in quello stato di smodata agitazione.
Mi sono alzata, dal sogno sono passata alla realtà.
Nella riflessione cosciente, la mia calma interna. Ho richiamato alla mente alcuni versi pronunciati da Carl: non sono le tue labbra che nella notte sento sulle mie, ma quelle occulte che bacio fino a morire.
Opera scritta il 16/08/2021 - 18:50
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Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Sogno interessantissimo e molto ben scritto.
Piacevolissima lettura
Piacevolissima lettura
Marina Assanti 07/02/2022 - 18:26
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Grazie a tutti voi. Un abbraccio forte e tanti...
GiuliaRebecca Parma 20/08/2021 - 11:31
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Giulia Rebecca, ha saputo trattare il tema della psicosessualità che oltrepassa i confini temporali e introspettivi, il tutto in maniera originale e suadente, dando vita ad una gemma scrittoria. Un plauso poi al lessico utilizzato, un lessico forbito e ricercato, uno scorrimento dal punto di vista dell'io lirico che partecipa e si confronta sia con fervore e sia con tumultuosità fino alla chiusa rielaborativa e intellettiva.
BRAVA!
BRAVA!
Giuseppe Scilipoti 19/08/2021 - 13:19
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Questo è uno di quei scritti nel quale sia Freud e sia Cechov ci andrebbero a nozze.
Il testo in prosa è curatissimo, fin da subito ci si ritrova avvolti da un aurea misteriosa e soprattutto onirica, alla quale contribuisce fortemente una forma di "musicalità"
(segue)
Il testo in prosa è curatissimo, fin da subito ci si ritrova avvolti da un aurea misteriosa e soprattutto onirica, alla quale contribuisce fortemente una forma di "musicalità"
(segue)
Giuseppe Scilipoti 19/08/2021 - 13:18
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Racconto particolare di non facile stesura e comunque che evidenzia una penna consapevole.
Complimenti.
Complimenti.
Maria Luisa Bandiera 17/08/2021 - 19:40
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Meravigliosa dissertazione intorno a tematiche di autori e professionisti che, per quel che ne so, non hanno (forse non possono), potuto ancora trovare una linea comune d’interpretazione psicologica, psicanalitica, psichiatrica e via dicendo, del soggetto pensante e, perciò, sognante. Ma io sono felice di leggere una tua conclusione con Carl che è a due passi da ognuno di noi. Ciao Giulia.
Ralph Barbati 17/08/2021 - 19:24
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Un racconto molto interessante che, senza falsi pudori e oscillando fra il sogno e la realtà, mette a nudo conflitti interiori forse mai risolti completamente ed evidenzia, al contempo, anche alcuni aspetti delle teorie psicoanalitiche, che magari non si riescono proprio a condividere.
Afrodite T 17/08/2021 - 11:34
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Sogni, son desideri sopiti nell'inconscio che prendono forma e al risveglio si avrà coscienza di ciò che si vuole realmente!
genoveffa genè frau 16/08/2021 - 23:09
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