Le Notti di Elisa -dal giornale
La gatta sulla grondaia della casa dirimpetto da tempo non si vede.
Stasera D. gioca con i bambini e un po’ pensa a Elisa… a quando le attenzioni, il suo tempo erano per lui. L’ha invitata per un caffè, per parlare di loro; Elisa domani sera ha già un impegno con la sorella, glielo ha detto sulla porta appena prima di andare...
Dal solito bar stamattina lui ha portato con sé, oltre alle chiacchiere sportive e le opinioni di rito sulla politica, anche un ritaglio di giornale col numero di telefono di un alloggetto d’affitto vicino ai bambini e a Elisa.
È da tutto il giorno che mette la mano in tasca, lo sfiora e poi fa altro.
A tarda sera, dopo aver messo a letto i bambini, ha tolto il ritaglio dalla tasca.
Sul poggiolo, nel fumo di una sigaretta che si confonde in quello del caffè, guarda il numero e aspetta forse che la notte gli dica qualcosa. O la gatta che conosce i pensieri di Elisa.
Il campanile in lontananza scocca la mezzanotte, lui fa per rientrare.
Dalla grondaia della casa dirimpetto inizia a scendere la pioggia.
Ripensa alla ragazza con l’ombrello che ha conosciuto quattordici anni prima in un giorno di giugno, all’acquazzone che li ha colti all’improvviso sulla spiaggia. A Elisa.
Il suono di un messaggio oltre la soglia, è Elisa. Torna, vuole parlare. Gli chiede di aspettarla, aggiunge… se lo vuoi.
Sono quasi le due, ha smesso di piovere dal poggiolo.
Elisa e D. dentro un silenzio che non è più un problema restano abbracciati a fissare la grondaia.
È tornata la gatta, leggera come questa notte tra le ciglia.
Prendendolo per mano Elisa gli fa cenno di seguirla dentro.
Lui dopo qualche passo torna indietro, accenna un sorriso; intinge il pennino lasciando al calamaio l’accenno di una lacrima e sulla copertina del romanzo
Le Notti di Elisa e D.
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Grazie
Grazie Anna, ma... tutto bene ciò che finisce!?
Percepisco una ricerca da parte di entrambi... una ricerca di un equilibrio.
Mi auguro, da vecchia romantica, che i tuoi protagonisti si ritrovino e ricongiungano per crescere ancora insieme.
Bellissimo e struggente, Mastro Poeta...