Giustezza palesata- Alinea II
A Betseda il disgraziato ciecomuto
che subdolamente graziasti aveva
un nome: io e Samuel prima delle tue frodi
giocavamo sempre alle tabulae lusoriae.
E dalle tavole orizzontali con le dodici
linee, alle tavole incrociate con tre chiodi
il passo è breve Rabbi, non trovi?
Il sudario adulterato poi è stata una trovata
da maestro, Maestro… e quel tre aprile
dell’anno trentatre infilare via Della Fuga
al crocicchio con via Crucis per eclissarti
a guisa del natante imbozzato sull’arenile
non era niente altro che una lapalissiana
conseguenza al tuo disegno preternaturale.
Per quello sciagurato scusso, ma scrio
feci erigere sul crocevia un’edicola a egida
di un’epigrafe citante “La veridicità
di una testimonianza ”, ove potergli dire addio.
Io ci sono ancora…
-Dentro queste Cronache azzimate da poema in sei alinee, la fede come a volte accade non è che il motivo addotto a discolpa di ben altro.
Non chiede altro l’autore che ancora pazienza all’attento lettore…

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Aquila... commento strepitoso, grazie


Riguardo ai tuoi dubbi: Vera Vita e Morte di Gesù, di M.A. e S.C. conclude con questa frase:
O Gesù era veramente il figlio di Dio, e perciò ha compiuto tutti i miracoli di cui parla il Vangelo.
Oppure se non li ha fatti; ne ha compiuto uno più grande: Riuscire a farsi adorare come dio da due miliardi di persone.


Attento e mai superficiale.
Interessante e particolare scritto.







Grazie Anna


Non ho capito un fico secco d'altro....solo una concitata scrittura.
Ma va bene così.


