Ne sento il richiamo.
Sento il rumore
dell'onda salmastra,
tra i voli roteanti
e il closcar
di mille Gabbiani,
mentre affondo
i passi nella sabbia.
Ed eccolo! Quanto Mare!
Quanto orizzonte
per soli due occhi!
Cos'è che mi fa stare qui
ogni volta stupito?
Ed aspettare e gioire
nel vederti arrossire
al sorger del Sole.
Cos'è, non lo so!
Ed è così che,
mi lascio andare
nel tuo ventre.
Per poi risalire
e tra i flutti e l'onde,
col pensiero,
verso il tuo infinito,
leggiero navigare.
Sento il rumore
dell'onda salmastra,
tra i voli roteanti
e il closcar
di mille Gabbiani,
mentre affondo
i passi nella sabbia.
Ed eccolo! Quanto Mare!
Quanto orizzonte
per soli due occhi!
Cos'è che mi fa stare qui
ogni volta stupito?
Ed aspettare e gioire
nel vederti arrossire
al sorger del Sole.
Cos'è, non lo so!
Ed è così che,
mi lascio andare
nel tuo ventre.
Per poi risalire
e tra i flutti e l'onde,
col pensiero,
verso il tuo infinito,
leggiero navigare.
Opera scritta il 12/02/2023 - 08:01
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Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Incantevole
Mary L 14/02/2023 - 19:24
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Incantevole... un amore travolgente.
Un saluto e complimenti!
Un saluto e complimenti!
Marina Assanti 12/02/2023 - 12:00
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Bellissima buona domenica
Zio Frank Storie del gufo 12/02/2023 - 11:05
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Impeccabile: un tutt'uno con il mare!
Maria Luisa Bandiera 12/02/2023 - 08:10
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