Quando la Tristezza ti consuma l'animo, ti consoli piangendo e tutti possono capire perché ti struggi in lacrime.
Il tempo passa, i dolori non si dimenticano, ma lo stato di Tristezza cambia, inspiegabilmente in malinconia!
Si riconosce da lontano il malinconico, perché è un taciturno e gli occhi tradiscono, nel loro profondo, una grande tristezza ,senza lacrime .
Allora tra la Tristezza e la malinconia, quale sentimento è più doloroso?
Senza ombra di dubbio è la malinconia, con la quale si è destinati a convivere per lungo tempo.
La Tristezza può essere transitoria, perché in sé ha la speranza di ritornare ad essere felici.
La malinconia ti porta a camminare tra la gente, senza accorgerti della presenza reale di nessuno. Si vorrebbe stare in silenzio, da soli...soprattutto da soli! E tutto sembra perduto...
Non si ha più la forza di reagire, desiderando solo che tutto finisca. A tutto ciò si aggiunge l'incomprensione. La malinconia non ha giustificazione di essere: si dovrebbe reagire e sconfiggerla, proprio quando non si ha la forza di affrontare una battaglia e si pensa che sia una guerra persa . A che vale combattere, se le cose non cambieranno?
La Tristezza porta un doloroso malessere...
La malinconia porta un malessere abitudinario, che sfocia in nostalgia.
...E, con la nostalgia, non si potrà mai recidere il cordone ombelicale col passato!
Ma, come disse Victor Hugo, la malinconia è la gioia di essere tristi.
La gioia? Allora non tutto è perduto.
Dobbiamo riflettere sulle vicende spiacevoli della vita.
La malinconia ci dà la possibilità di guardarci dentro,di immaginare e sognare anche cose piacevoli...Dobbiamo solo essere pazienti ed aspettare che la malinconia fluisca sul cuore....
Allora potremo dire, che non tutto è perduto e che la malinconia possa risvegliare in noi, anche il desiderio di vivere la tranquillità e avere una prospettiva per il futuro.
Il tempo passa, i dolori non si dimenticano, ma lo stato di Tristezza cambia, inspiegabilmente in malinconia!
Si riconosce da lontano il malinconico, perché è un taciturno e gli occhi tradiscono, nel loro profondo, una grande tristezza ,senza lacrime .
Allora tra la Tristezza e la malinconia, quale sentimento è più doloroso?
Senza ombra di dubbio è la malinconia, con la quale si è destinati a convivere per lungo tempo.
La Tristezza può essere transitoria, perché in sé ha la speranza di ritornare ad essere felici.
La malinconia ti porta a camminare tra la gente, senza accorgerti della presenza reale di nessuno. Si vorrebbe stare in silenzio, da soli...soprattutto da soli! E tutto sembra perduto...
Non si ha più la forza di reagire, desiderando solo che tutto finisca. A tutto ciò si aggiunge l'incomprensione. La malinconia non ha giustificazione di essere: si dovrebbe reagire e sconfiggerla, proprio quando non si ha la forza di affrontare una battaglia e si pensa che sia una guerra persa . A che vale combattere, se le cose non cambieranno?
La Tristezza porta un doloroso malessere...
La malinconia porta un malessere abitudinario, che sfocia in nostalgia.
...E, con la nostalgia, non si potrà mai recidere il cordone ombelicale col passato!
Ma, come disse Victor Hugo, la malinconia è la gioia di essere tristi.
La gioia? Allora non tutto è perduto.
Dobbiamo riflettere sulle vicende spiacevoli della vita.
La malinconia ci dà la possibilità di guardarci dentro,di immaginare e sognare anche cose piacevoli...Dobbiamo solo essere pazienti ed aspettare che la malinconia fluisca sul cuore....
Allora potremo dire, che non tutto è perduto e che la malinconia possa risvegliare in noi, anche il desiderio di vivere la tranquillità e avere una prospettiva per il futuro.
Opera scritta il 05/05/2023 - 20:05
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Commenti
Complimenti e tanti auguri.
Zio Frank Storie del gufo 06/05/2023 - 14:22
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Una gran bella riflessione molto condivisa anche da me!
Maria Luisa Bandiera 06/05/2023 - 07:44
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