Câblé n.5
Mi hai già vista
in un teatro sul mare ad Ischia.
La solista cantava "Passione"
a piedi scalzi
e tu guardavi me
come fossi la donna del tuo destino.
in un teatro sul mare ad Ischia.
La solista cantava "Passione"
a piedi scalzi
e tu guardavi me
come fossi la donna del tuo destino.
In una fiaba di Andersen
ci siamo baciati
e in un quadro di Van Gogh
abbiamo passeggiato per le strade di Arles
fra i tavolini illuminati dalla luna.
Sì, eri tu, non ricordi?
Abbiamo conversato tra le pagine
delle "Affinità elettive" di Goethe
e fatto l'amore con la drammaticità
dei film di Bertolucci.
Sì, ci siamo già visti
in tutti questi luoghi dell'universo interiore
e poi visti per la prima volta
ai bordi di quell' oscuro desiderio
generato dal corpo,
imprescindibile dall'essenza
pur velata da trasparenze.
Resiliente e indeformabile
il fil rouge di una vita
è un cuore non scisso
con nessun altro merito
e nessun altro peccato
che quello d'esistere.
Opera scritta il 21/02/2024 - 17:59
Letta n.258 volte.
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Commenti
Mi è piaciuta molto, e volevo ringraziarti per il tuo commento
michaela gabriele 25/02/2024 - 00:23
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Ho letto con gran piacere complimenti
Francesco Rossi 22/02/2024 - 09:59
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