Gairo vecchia due
C’è un silenzio antico nelle botteghe,
estenuate dalle solite parole,
negli angoli della vecchia casa,
nella speranza
che qualcuno tenda la mano,
inseguendo il celeste.
estenuate dalle solite parole,
negli angoli della vecchia casa,
nella speranza
che qualcuno tenda la mano,
inseguendo il celeste.
Dove i fiori delle finestre,
con occhi strabuzzanti,
e sguardi nascosti,
isolati, respirano il cielo immenso,
tra l’asfodelo e il ginepro.
C’è un silenzio dentro le labbra
che rimbalzano distrattamente,
mai al tempo giusto,
muto dolore nel tempo ingiusto,
in un silenzio non ancora inalato
perché non c’è più fiato.
Da venti lievi come le ciglia,
una montagna come una figlia,
c’è un silenzio
che può senza fiatare penetrare,
con mille echi e suoni,
segnando l’erba calpestata,
e rami che cadono,
e dei pioppi ansimanti
delle cascate poco distanti,
borbottando sempre più incessante.
Arde seguendo le voci di odori,
suoni e colori,
di quante parole non dette
nel silenzio di tanti rosari,
pregando il nostro Signore
nei piccoli altari.
Opera scritta il 04/06/2024 - 22:13
Letta n.205 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie Annina.
Francesco Cau 05/06/2024 - 21:51
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Francesco Scolaro Grazie.
Francesco Cau 05/06/2024 - 21:51
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Eppure anche quando c'è tristezza, tu la ricopri con un manto di leggerezza.
Anna Cenni 05/06/2024 - 19:12
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Grazie Francesco Rossi.
Francesco Cau 05/06/2024 - 14:06
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Bella poe dal tratto melodioso, complimenti
Francesco Scolaro 05/06/2024 - 09:30
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Una poesia che cattura l'attenzione del lettore . Ottimo esercizio poetico. Complimenti.
Francesco Rossi 05/06/2024 - 08:34
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