Gibberish 100
Le prime sillabe del neonato sono grammelot, suoni simili a “dada”, al pari dei numeri dai dadi tirati. Quel che conta è il volo prima del risultato, così come la magia in codesto balbettio.
In quel volo non c’è un limite, ma il cielo di tante nuove fantasie. Questo compresero i dadaisti.
L’arte ci insegna che si può imparare a volare: un pennello, una penna, uno strumento… chiudere gli occhi e ritrovarsi per mano al Peter Pan che sta dentro di noi.
Trovare un cucciolo di ippopotamo con un sonaglietto nell’angolo della poltrona, è ricevere conforto nella comprensione della sera.
In quel volo non c’è un limite, ma il cielo di tante nuove fantasie. Questo compresero i dadaisti.
L’arte ci insegna che si può imparare a volare: un pennello, una penna, uno strumento… chiudere gli occhi e ritrovarsi per mano al Peter Pan che sta dentro di noi.
Trovare un cucciolo di ippopotamo con un sonaglietto nell’angolo della poltrona, è ricevere conforto nella comprensione della sera.
Racconto scritto il 25/09/2024 - 08:39
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Commenti
Ben arrivata, è bella l'arte di saper raccontare...
Maria Luisa Bandiera 26/09/2024 - 08:14
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Wow, un gibberish in cento parole esatte con un gran senso che è un controsenso dato che il termine stesso significa senza senso. In italiano conosciuto come grammelot, ne è il fulcro l'ippopotamo ecc, questo testo tocca anche il dadaismo.
Complimenti e ben arrivata
Complimenti e ben arrivata
Mirko D. Mastro 25/09/2024 - 13:36
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