Io che di santo non sono uno stinco,
finirò in una cassa di zinco,
accanto a me nessuno avrò vicino,
me ne starò silente e supino.
finirò in una cassa di zinco,
accanto a me nessuno avrò vicino,
me ne starò silente e supino.
Sicuramente ben vestito e incravattato,
con un piccolo cuscino sotto il capo,
le mani giunte sul mio petto,
con i miei cari al mio cospetto.
Eppure dopo tanti e duri sacrifici,
questi ahimè non possono che esser gli auspici,
una degna e nobile sepoltura,
in una cappella solida e sicura.
Eppure questa cassa di zinco non mi piace,
non so se mai troverò in essa la desiderata pace,
per me lo zinco l'olio ha sempre conservato,
cosa mai c'entro io li' dentro coricato?

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Commenti
Ma forse a quell'ora non sarai lì tu, ti guarderai dall'alto e un saluto ti farai! 



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