Ho constatato che c’era un coacervo di cervi sulla cima del Cervino, tutti pieni di cimici,che cercavano cibo tra i ciottoli,per cibarsi di ceci,cicerchie e corbezzoli cornuti. Così,già che c’ero,ho acceso un cero a San Cirillo e poi ho seguito il censimento di alcuni ceceni ciccioni che praticavano il celibato e il tiro al piccione con la cerbottana in un centro di Cinecittà dove,tra l’altro, stavano girando le ultime riprese cinematografiche di Che Guevara durante la guerra civile nel Cile. Oh,cielo!
Alla fine, cincischiando un cicinin,cercai una trattoria con cucina casalinga per una cenetta a base di cappelletti ai carciofini e curcuma,cuore di coniglietto con crauti e cerfoglio,cosciotto di chianina con crema al cren e strepitosi ciccioli alla ciociara, centellinando alla fine un calice di buon Chianti.Alla fine tornai a casina,mi coricai sul mio canapè tra caldi cuscini di cinz,tolsi il ciuccio al mio Cicciobello e mi addormentai cantando a cappella quasi tutti i Carmina Burana…oh cacchio,che burino però!

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