Un alluvione ha sorpreso
le ultime spiagge antiche,
deserti di sassi,
rive incolte
nel cuore degli uomini
il buio.
le ultime spiagge antiche,
deserti di sassi,
rive incolte
nel cuore degli uomini
il buio.
Piangono le catene degli alberi,
affannati i circoli
in cui gli insetti si compiacciono
del sole sulle loro teste.
Affogano anche loro
nell'aria di sabbia,
venuta al mondo,
la terra emerse
per un salto nello spazio.
Queste chiamate al dovere
per l'arrivo della luce,
l'uomo non ha
che da guardarsi intorno,
scegliere un punto d'appoggio
e infrangere le sue barriere.
Qui tremano le ombre,
le strade si spaccano,
gli edifici crollano
e i bambini piangono
il loro sonno inconscio,
chi ha orecchie per vedere
e occhi per sentire
ha la strada spianata
nell'abisso.
Ma prima di andarvene
buttate l'occhio al cielo,
ai suoi uccelli,
alle rive colorate,
alle nuvole in vestiti bianchi
e gli angeli che cantano
l'inizio e la fine.
Poesia scritta il 04/12/2014 - 12:04
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Ti ringrazio Chiara
Lorenzo Arcaleni 10/12/2014 - 10:41
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Catastrofica e intensa! Bella,
Chiara B. 10/12/2014 - 10:37
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