Puntualmente una campana scandiva il tempo
tracciando sogni che sopravvivono alla memoria dell’uomo.
tracciando sogni che sopravvivono alla memoria dell’uomo.
Silenzi infiniti nel ricordo di quando si cantava
sotto il balcone di lei, per un semplice bacio volante.
I terrazzi come piste da ballo,
e un giradischi per farci sognare ad occhi aperti
con le mani sui fianchi di lei,
e il viso rosso di chi osava bruciare i tempi.
Ancora alla mente i rintocchi sordi
che cercano di sopravvivere alla polvere della quotidianità,
veloci i pensieri attraversano le mura di ragnatela
per non essere imprigionato da
un sogno che muore nella fragilità
di una generazione permissiva.
Poesia scritta il 20/12/2014 - 22:15
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Commenti
CHe bello, mi hai ricordato i
tempi di quand'ero bambina!
Oggi è tutto molto diverso: non c'è
poesia!
Ciao...
tempi di quand'ero bambina!
Oggi è tutto molto diverso: non c'è
poesia!
Ciao...
Gio Vigi 21/12/2014 - 16:46
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Sensazioni irripetibili,molto bella,complimenti
genoveffa 2 frau 21/12/2014 - 12:15
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Eccellente Donato!
Ciao Elisa
Ciao Elisa
elisa longhi 21/12/2014 - 07:28
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