Lo scandaglio che inabisso
tocca presto il fondo
duro e inerte nel silenzio.
Ben altre le profondità solcate
al nascere del giorno
affacciato su orizzonti cristallini
palpitanti nella gola.
La luce più non scorgo
assorbita dalla densa, materica posa.
Posso solo vagare e sostare
sostare e vagare
scoprendo al fin
nell’ombra la presenza
essenza incisa nella carne
del fulgido annuncio:
tutto è amor che muta
si rapprende e poi fluisce
incandescente impulso
che anima la vita.
tocca presto il fondo
duro e inerte nel silenzio.
Ben altre le profondità solcate
al nascere del giorno
affacciato su orizzonti cristallini
palpitanti nella gola.
La luce più non scorgo
assorbita dalla densa, materica posa.
Posso solo vagare e sostare
sostare e vagare
scoprendo al fin
nell’ombra la presenza
essenza incisa nella carne
del fulgido annuncio:
tutto è amor che muta
si rapprende e poi fluisce
incandescente impulso
che anima la vita.
Poesia scritta il 02/01/2015 - 21:27
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Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Metafora della vita,intensa e bella,complimenti
genoveffa 2 frau 03/01/2015 - 10:17
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...E concordo anch'io. Ricchezza di metafore, il meglio sempre della poesia VIVA.
BRAVO! Vera
BRAVO! Vera
Vera Lezzi 03/01/2015 - 09:49
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Concordo con Aedo.
Valerio Poggi 02/01/2015 - 23:46
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La tua poesia mi ha colpito sia per la raffinatezza dello stile che per le emozioni trasmesse. Brava!
I. Aedo 02/01/2015 - 23:16
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