Pigra e svogliata, la sera,
sta cadendo sul sobborgo.
Pungente quasi acre,
l’odore degli aranci e dei limoni
ha vinto il calore del giorno.
Un preavviso di frescura,
ha fatto aprire porte e finestre,
come occhi neri,
nei volti impassibilmente bianchi delle case.
Lenta e pesante la sera,
sta cadendo sul paese.
Occhi vuoti però, perché
nessuno questa sera,
passeggia per le strade,
ed i vicoli del paese.
Il cielo grigio e cupo stride,
come il boato di una cascata in piena.
Lenta e pesante, all’improvviso,
sta cadendo la pioggia
La terra come per incanto,
si risveglia,
Un nuovo giorno è nato.
sta cadendo sul sobborgo.
Pungente quasi acre,
l’odore degli aranci e dei limoni
ha vinto il calore del giorno.
Un preavviso di frescura,
ha fatto aprire porte e finestre,
come occhi neri,
nei volti impassibilmente bianchi delle case.
Lenta e pesante la sera,
sta cadendo sul paese.
Occhi vuoti però, perché
nessuno questa sera,
passeggia per le strade,
ed i vicoli del paese.
Il cielo grigio e cupo stride,
come il boato di una cascata in piena.
Lenta e pesante, all’improvviso,
sta cadendo la pioggia
La terra come per incanto,
si risveglia,
Un nuovo giorno è nato.
Poesia scritta il 09/06/2011 - 17:38
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie Alice, ciao
marco 11/06/2011 - 10:20
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C'è calore anche in questa descrizione grigia di luoghi che penso siano a te cari......
alice clarence 10/06/2011 - 22:17
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