non ho mai scritto
una canzone per te,
Eboli...
...Città del Sele,
antica e moderna allo steso tempo,
ricca di idee...
...E povera di spirito.
Eboli, quanto sei bella
nella sera di maggio
dal colle dell'Ermice;
un vento fresco mi prende
e sto in pace con me
solo qui con te.
Sgorga l'acqua dai leoni,
si accendono i lampioni
nella piazza,
un po' più in là...
...E c'è un via vai
di individui,
di canzoni e fantasia...
...Malinconia.
Ma perché
fanno del male
proprio a te?
Scatta già un furore
per la libertà...
...Ma si spegne e poi
tristemente te ne vai,
in silenzio...
...Eboli,
crocevia di popoli,
storia e libertà...
...Eboli,
martoriata dall'insulsa frenesia
di giovani teppisti
che non sono figli tuoi,
che mal riconoscono
questa tua ricchezza qui...
...Eboli,
natura e civiltà
commiste e poi...
...Ignobile
chi ti governa falsamente,
deride e poi...
...Mostra interesse
per la sua città
ma si nasconde dietro affari
di sporca ipocrisia...
...E io da qui
vedo il mare nel tramonto rosso e poi,
Eboli,
s'illumina già il manto
della tua magia;
e un'altra sera
arriva a raccontarci
il giorno vecchio,
presto, e poi,
aspetta il nuovo,
quel nuovo di freschezza
che forse un giorno arriverà...
...qui, ad Eboli.
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