azzurro come il cielo ed il mare
come la fata che prese il nome dai capelli
aspetto l'onda per tornare a navigare
Penso di bianco nei giorni di festa
come il condimento del mio piatto
la Domenica quel signore alla finestra
azzera i bisogni di quel patto
Penso di rosa in pieno inverno
mi riscalda il colore di un dono
come disse il ministro dell'interno
qui non ci sta trippa è l'ora del condono
Penso di viola sniffando gigli
nelle primavere passate sotto i ponti
ricordo Beppe che non ebbe figli
magro ragioniere senza conti
Penso di giallo come padre sole
ogni volta che leggo un'etichetta
non mi escono mai giuste parole
per finire una vecchia barzelletta
Penso di rosso se guardo la bandiera
scarlatto come il sangue innocente
chissà in tv che mai daranno stasera
disarmato mi arrendo come un deficiente
Penso di blu scuro come lo spazio
il non vedere oltre non mi tranquillizza
meglio segiure alla radio la Lazio
o insieme a Totti farsi una pizza?
Penso di nero come una lavagna
la numero 8 in buca centrale
ma chi sa dirmi quanto guadagna
un evasore al casello stradale?
Penso i colori dell'arcobaleno
come i momenti della mia vita
giorni felici altri di meno
lo posso dire senza smentita
vita beata vita fottuta
vale la pena l'averti vissuta
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