Come funambolo sulla corda tesa
percorri l’ultimo tratto della vita
senza protezione alcuna.
Ti reggi in precario equilibrio,
vacilli nei pensieri e sulle gambe,
mentre il sottostante brulichio
dell’umana essenza,
come infingardo squalo in attesa,
è pronta ad inghiottire, per sempre,
la tua instabile esistenza.
percorri l’ultimo tratto della vita
senza protezione alcuna.
Ti reggi in precario equilibrio,
vacilli nei pensieri e sulle gambe,
mentre il sottostante brulichio
dell’umana essenza,
come infingardo squalo in attesa,
è pronta ad inghiottire, per sempre,
la tua instabile esistenza.
Poesia scritta il 21/05/2015 - 18:15
Letta n.1666 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Ma siamo tutti un po' immortali ... Bei versi davvero :)
Paola Polidoni 22/05/2015 - 17:10
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Belle metafore! Una poesia amara e vera, davvero sentita e condivisa! Buona giornata,
Chiara B. 22/05/2015 - 11:23
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