Anima mia
Mi voltava le spalle l'anima mia,
lei...
esile come un giunco,
seduta su piume d'angelo
ed il capo rivolto all'insù,
ma io...
non saprò mai con chi parlava.
Mi voleva lasciare l'anima mia,
lei...
diceva di aver troppa nostalgia
del vero amore, dell'innocenza
e della poesia che in me
più non trovava.
Poi...
provò una grande pena
per le mie paure,
per il mio dolore,per le folli fughe
e perdonando il tempo
che mi aveva ricamato
con le rughe,
voltandosi...mi abbracciò.
lei...
esile come un giunco,
seduta su piume d'angelo
ed il capo rivolto all'insù,
ma io...
non saprò mai con chi parlava.
Mi voleva lasciare l'anima mia,
lei...
diceva di aver troppa nostalgia
del vero amore, dell'innocenza
e della poesia che in me
più non trovava.
Poi...
provò una grande pena
per le mie paure,
per il mio dolore,per le folli fughe
e perdonando il tempo
che mi aveva ricamato
con le rughe,
voltandosi...mi abbracciò.
Poesia scritta il 02/06/2015 - 09:47
Letta n.1069 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Ti ringrazio Giuliana Marinetti... troppo buona!!!
Maria Carla Pellegrini 06/06/2015 - 12:20
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cara Maria Carla, una poesia meravigliosa, dieci stelle non bastano ,
Un saluto sole42
Un saluto sole42
giuliana marinetti 06/06/2015 - 09:20
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Ringrazio Rocco, Fabio, Luciano e Arcangelo sempre pronti a commentare positivamente i miei scritti vorrei avere il tempo per fare altrettanto...che dire...vi adoro!!!
Maria Carla Pellegrini 03/06/2015 - 10:01
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Un'anima... come angelo custode del proprio percorso vitale... Versi che prendono... Maria Carla... non resta che elogiarti... per quel che ci offri... eccezionali versi...
Rocco Michele LETTINI 03/06/2015 - 08:58
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Incantevole opera, originale, l'anima che abbraccia è stupenda. Ciaooo
Fabio Garbellini 03/06/2015 - 07:44
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Un'anima attenta osservatrice della sua padrona che non abbandonerà.
luciano rosario capaldo 02/06/2015 - 18:59
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Deliziosa scenografia, quella creata dall'anima che, temporaneamente staccata dal corpo, s'accorge delle umane fragilità insite nell'autrice, ma pure dei pregi custoditi, sino a decidere di non più abbandonarla. Probabilmente è una situazione normale e molto comune per chi tenta di comprendere a fondo le proprie sensazioni. Poesia piaciuta!
Arcangelo Galante 02/06/2015 - 18:23
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