I poeti deliberatamente confondono i sensi. Che grande potere, il loro. Però, a pensarci bene, capita spesso anche a me, modesto imbrattafogli, di scambiare i sensi. Svegliarsi la mattina presto, ascoltare rimembranti colpi sordi quasi squarcianti una ovattata quiete mattinale. Ti affacci, data l’ora, alla finestra del bagno e catturi l’immagine di un balcone difronte dal quale ,una non più giovane donna munita di un antico battipanni in vimini ,dolci ricordi, sporgendosi, colpisce impietosamente quel tappeto comprato d’occasione al mercatino del mese ; tanto caro e caloroso per la sua dimora. Ringrazio quella signora che, a sua insaputa, mi ha donato l’odore del caffellatte ed il sapore del pane di una volta, ritualità di un ambiente familiare dove echeggiava il silenzio di calde mattinate primaverili in cui anche un colpo di tosse assumeva il rumore di un tuono, padroneggiava l’odore di acacie e ginestre si affacciavano i gerani ai balconi mentre farfalle spruzzavano pennellate di colori meravigliosi qua e la. Lontani sembrano gli affanni della grande città, una dimensione temporale anacronistica ma attuale. Le scuole ormai chiuse, voci di bambini a casa si rincorrono e argentine riempiono l’androne del condominio mentre io, con passo svelto, percorro velocemente lo stesso e con il mio fiatone m’incammino verso l’ufficio distruggendo ricordi, sapori ed odori di un tempo che mai più ritornerà.
Antichi ricordi che, credo, siano rimasti impressi nella memoria di ciascuno di noi. Era bello aprire la finestra al mattino e "spiare" bonariamente i gesti delle persone che ti stavano attorno, il vociare dei bambini ed i profumi che riempivano l'aria di fragranze allettanti. Solo ricordi... che, nel presente, ci parlano "di un tempo che mai più ritornerà". Un testo che ho molto apprezzato.
Arcangelo Galante 19/06/2015 - 18:24
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Una poesia nostalgica, ma bella, davvero bravo
MARIA ANGELA CAROSIA 18/06/2015 - 22:04
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Caro Luciano, tanta nostalgia in questa tua opera. i sensi che si confondono, rumori che ricordano sapori ed aromi che a loro volta ricordano visi ed affetti fisicamente lontani ma perennemente nel cuore. E tutto diventa un flash, un ricordo impresso nell'anima che nonostante la freddezza del quotidiano ci riempie il cuore diventando buon carburante per partire e andare sempre avanti. Buona giornata!
Millina Spina 18/06/2015 - 12:55
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Ohi caro buongiorno, che bella questa tua, mi riporta indietro nel tempo,quando era tutto cosi bello e semplice, già il batti panni, l'odore del pane appena sfornato..la mia nonna lo faceva sempre...Che bei ricordi che mi hai regalato amico caro, un ricordo che rimane per sempre dentro di noi... grazie.... Ti abbraccio e ti voglio un mondo di bene... Ciao Luciano caro.
Maria Cimino 18/06/2015 - 06:46
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*********MI scuso per l'errore che ho commesso nella pubblicazione del titolo chee è "Antichi rumori" e non Antichi sapori.*****
luciano rosario capaldo 17/06/2015 - 17:27
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Solo lontani passi che mai nessuno ridarà... se non nella memoria... Versi che lasciano malinconici... forgiati magistralmente...
Rocco Michele LETTINI 17/06/2015 - 17:16
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Versi di sapori antichi che mai più ritorneranno, se non nella nostra memoria. Encomio per la tua bellissima Poesia. La cui meraviglia risiede nel cuore di ciò che esprimi con tanta naturale spontaneità. Lodi infinite e perpetue.
Paolo Ciraolo 17/06/2015 - 16:54
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